Talvolta capita che in televisione compaiano immagini al rallentatore di un'automobile che va a schiantarsi, ad alta velocità, contro un muro di mattoni. La repentinità della collisione in tempo reale la fa sembrare un'unica trasformazione immediata della macchina in un cumulo di lamiere contorte. Ma al rallentatore osserviamo il processo di cambiamento durante il quale le varie parti della macchina si accartocciano lentamente, una per una, entrando in collisione le une con le altre e con gli occupanti della vettura, in una maniera che appare logica e prevedibile...
...Ciò che attualmente sta accadendo all'ambiente globale può essere considerato in termini simili. Il nostro sistema ecologico si sta accartocciando in seguito alla forte collisioni con le dure superfici della civiltà che lo investono a velocità incontrollata. Il danno è straordinariamente improvviso ed esteso, se inserito nel contesto del lungo periodo di instabilità dell'ambiente prima del danno, ma noi stiamo assistendo alla distruzione al rallentatore. Quando il lago d'Aral si prosciuga e tutti i suoi pesci muoiono, per esempio, è come se questo fragile ecosistema si accartocciasse gradualmente per l'urto della civiltà che gli si schianta contro...
...Ma la maggior parte di noi agisce come se non percepisse alcuna collisione, in parte perchè lo sgretolamento, lo schiacciamento e l'accartocciamento avvengono in un lasso di tempo più lungo di quello che normalmente associamo ad uno scontro violento. Non siamo dissimili dalla rana di laboratorio che, se lasciata cadere in una pentola d'acqua bollente, ne salta fuori subito ma, se messa dentro a dell'acqua tiepida che viene riscaldata pian piano, rimane lì finchè qualcuno non la tira fuori. (Al Gore, La terra in bilico)
Oggi ricorre la giornata mondiale della Terra, una notizia che non è una notizia perchè di giornate del... e festa di... ce ne sono davvero tante, e si fatica davvero a capire quale possa essere il senso di una giornata mondiale della Terra. Qualunque senso gli vogliate dare, questo significato diventa ogni anno più importante perchè i cambiamenti climatici sul pianeta e il "global warming" sono ormai scientificamente provati. Il pensiero generale della gente comune rimane ancora quello della piena sensibilità al problema ma senza una vera e propria presa di coscienza. Forse pensiamo erroneamente che le questioni ambientali siano di competenza della politica e degli uomini di potere, ed estranee a noi; ma non è vero. I danni quotidiani che provochiamo all'ambiente poi li paghiamo noi e non i politici. Li pagheranno i nostri figli, i nostri nipoti. Se la terra trema, saranno le nostre case a cadere e non quelle dei politici che di sicuro sotto hanno gli ammortizzatori. E che ci sia di mezzo Dio o meno, se alla Natura gli girano le palle, non c'è nulla da fare se non provare a non farla incaz.... rispettandola.
Il rapporto 2007 dell'Intergovernmental panel on climate change (Ipcc), le cui stime sono generalmente considerate prudenti, prevede un aumento compreso tra i 2 e i 6,4 gradi entro il fine secolo. Un'intera generazione rischia di dover fare i conti con le conseguenze più spaventose di queste previsioni. Dunque è fondamentale affrontare da subito alcune domande: è possiblie sopravvivere mantenendo invariati i livelli demografici?
Secondo gli esperti c'è un unico modo per sopravvivere: usare le conoscenze a disposizione e collaborare come specie umana per riorganizzare drasticamente il mondo in cui viviamo.
Un aumento di circa 4 gradi della temperatura media del pianeta, senza previsioni troppo specifiche, di sicuro vuol dire scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello del mare e la scomparse di tutti i luoghi sulla costa. Secondo me Passo Lanciano sarà una metropoli.
4 commenti:
Le teorie più accreditate in realtà dicono che un aumento della temperatura provocherebbe, almeno alle nostre latitudini, una mini era glaciale.
Lo scioglimento dei ghiacci del polo nord infatti andrebbero a interferire con le correnti marine caraibiche, quelle che rendono per esempio le coste irlandesi e norvegesi dell'ovest piuttosto miti. Ciò cambierebbe completamente il clima mediterraneo/europeo, provocando una brusca diminuzione delle temperature. In piccolo, succederebbe quello che in modo molto più catastrofico è stato descritto dal film The day after tomorrow.
Tempo fa lassie di teorie che sostengono che questi film del genere "the day after tomorrow" o deep impact - o armageddon e non me ne ricordo più altri ma ce ne sono tanti, vengono fatti anche per preparare la popolazione ad eventi che le autorità prevedono. Però a me pare una ca, una vera caz... una grande, gigantesca, strepitosa....
In realtà le previsioni degli scienziati sono un pò contrastanti,ma tutte catastrofiche. Molti infatti sostengono il contrario, cioè che alle nostre latitudini ci sarà un clima arido; si prosciugheranno grandi fiumi come il reno e il danubio, si prosciugheranno grandi laghi provocando la morte dei pesci. L'allevamento degli animali da pascolo sarà impossibile, se non per animali come la capra, che resistono a temperature e ad ecosistemi molto più caldi e possono rimanere senza bere più tempo rispetto agli altri ovini, a bovini ecc..
Quindi va a finire che un giorno saranno tutti vegetariani.
Speriamo di no. Io voglio mangiare gli arrosticini!
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