lunedì 21 febbraio 2011

Campionato di biglie - Risultati e ClassiFICA




Risultati Gara 20.02.2011
1. Bauletto
2. Cekketto
3. Camilleghe there is
4. Pacco
5. Furmage

Classifica Generale
144. Pacco
134. Savdini
130. Bauletto
118. Valerio
115. Camillo
95. Cekketto
51. Massimo
17. Watusso
11. Sergio è pazzo
3. Solcia e Furmage
1. Falcone
0. Pac Giù

REcensione di Cekketto

PISTA PIIISTAAAAAA!!!!

Inizio con lungo salto e scavalcamento del muro con possibilità di sabbione timor e passaggio lento laterale, ovviamente discosceso. Curva e destra e piscina vuota perché in manutenzione, svolta a sinistra e ingresso nel veloce con gobbetta dà slancio e parabolica perfetta, sottopassaggio Pescara2009 seguito da gobbetta, sinistradestra veloce e sopraelevata ciclabile con successiva gobbetta discoscesa rischio di infrangere la lex mater Regola del Fuori. Fine del tratto veloce con airbag sponsorizzato e fornito dagli amici di SuperTele. Tratto lento con passaggio pedonale, curva a sinistra e ingresso nel rettilineo insabbiato tirriponato franato con massi, curva a destra e rettilineo doppia pendenza par condicio prima a sinistra poi a destra, passaggio sabbia asciutta e GranGobbone con salto nel buco, uscita in salita dal buco sfruttando la piccola parabolica ingresso al salto che porta alla rampa per il ponte del giorno, oggi libero, discesa con grido “Vogliamo i ponti liberi Vogliamo i ponti liberi!” e arrivo all’ultima curva con salto. Vittoria decisa al superamento del muro.

Bauletto: Momento di forma strepitoso, per lunghi tratti secondo tallona Cekketto. Ricorda il miglior Rossi contro Gibernau e all’ultimo giro piazza la stoccata decisiva, recupera un paio di tiri di svantaggio con schiccherate da fantabiglia, sorpasso all’ultima curva e superamento del muro di giustezza, senza rischiare troppo. A volte dà l’impressione di prendersi gioco degli avversari e con le ultime gare è rientrato alla grande tra i favoriti per la vittoria del campionato.

Cekketto: Oggi pensava di vincere ed era sceso in pista esclusivamente per questo risultato, punta dritto in avanti e ancora in avanti ma viene infilato da dietro proprio sul finale. In realtà non ha sbagliato nessun tiro, ed ha anche avuto il match point finale per provare a vincere, ma oggi lui è stato un perfetto giocatore di biglie umano, e per vincere a questo livello ci vuole qualcosa di più di ciò che è logico e scientificamente spiegabile.

Camillo: Si batte per lunghi tratti con il Pacco, ma gara anonima, distratta. Sempre lontano dai primi due all’ultimo giro riesce a superare il suo diretto avversario e a conquistare senza troppi problemi il gradino più basso del podio. Visibilmente ancora scosso dall’andamento della gara del Sabato, deve reagire al più presto e dimenticare quello che è successo.

Pacco: Anche per lui gara anonima sin dall’inizio, con questo quarto piazzamento non sfrutta il suo vantaggio e la mancanza di Savdini e Valerio e in classifica generale vede aumentare il numero dei suoi diretti inseguitori. Possibile che la vittoria del prestigioso premio Biglia d’oro lo abbia mentalmente soddisfatto??

Furmage: Entra nel gioco e impara nuove tecniche, come quella del tiro con pollice laterale, questa volta non viene doppiato da tutti ma solo dai primi tre. Nel frattempo guadagna un altro punticino ottimo per gli sponsor.

sabato 19 febbraio 2011

Campionato di biglie - Risultati e ClassiFICA



Risultati 19.02.2011
1. Bauletto
2. Max Jan
3. Pacco
4. There is Camilleghe
5. Watusso
6. Furmage

ClassiFICA
141. Pacco
134. Savdini
120. Bauletto
118. Valerio
110. Camillo
88. Cekketto
51. Massimo
17. Watusso
11. Sergio è pazzo
3. Solcia
2. Furmage
1. Falcone
0. Pac Giù

REcensione
di GabrielePastranamettofuocoacasaconloliodellepatatineBauletto
Partenza facile in territorio desertico, sottopassaggio bottigliato in plastica e curva a destra con tappi e pezzo di bottiglia spaccata rallentatori. Ponte dei Gran Pompini con macchina lato opare e cane lato nome ponte. Curvone parabolicato semi tirriponato di 360°, passaggio sotto ponte e tirriponi semi-tagliati in rettilineo. Doppio bar ricavato da piscine lunghe senz'acqua, curva dolce a sinistra leggermente in discesa e strettoia murata in curva a gomito a destra. Buchetti con pannello solare laterale, piccolo bar e rampa che immette in zona trigliata costituita da dossetto e half pipe con salto laterale che immette nel ponte di mettallo cannonato verso l'alto, vero punto di difficoltà superiore in quanto la schiccherata deve far cadere la biglia nel semaforo dei VDF posto su montagnetta bucata, o superarlo con rischio però di incorrere nella regola del fuori. 3 giri non terminati per raggiungimento tempo massimo prefissato ore 4+1 e 15 pm.

BAULETTO. Grande gara che conferma il suo periodo di forma smagliante. Tallona prima e raggiunge poi un ottimo Camillo e insieme a lui giunge al tiro finale. Sfiora con due tiri la vittoria ma il semaforo lo butta fuori, alla fine la spunta grazie alla posizione favorevole in cui Furmage lo mette grazie ad uno dei suoi tanti tiri sciagurati.

JANIGRO. Una prova abbastanza opaca la sua, si vede l'assenza dai campi di gara. Troppa potenza nelle sue schiccherate, molta difficoltà nell'half pipe e nel salto su ponte di metallo messo a cannone. Ottiene un impensabile secondo posto grazie al tiro finale di Furmage.

CRESTA. Buona gara ma non di quelle che gli solo valse il titolo di biglia d'oro. Resta vittima del dualismo col Watusso e perde molta strada dal duo di testa Baule-Camillegheghe. Alla fine guadagna una posizione rispetto a quella che si sarebbe meritato grazie al tiro finale di Cheese.

CAMILLO. Senza dubbio gara molto molto sfortunata. In testa per tutta la gara arriva al salto finale con Baule e Formage ma non riesce ad avere il guizzo finale per vincere. Meriterebbe se non il primo almeno il secondo posto, ma è quello più penalizato quando Furmaggegheghe mette fine alla gara con il suo tiro.

WATUSSO. Una gara come il Cresta, i due se la fanno quasi tutta insieme. Anche lui in difficoltà all'half pipe ed al salto cannonato. La fortuna non lo aiuta quando sul tiro di Furmaggeghegha la sua biglia si ferma dietro le altre ed il tempo scade.

FURMAGE. è lui il vero protagonista della gara. Viene doppiato da tutti e non conclude neanche il secondo giro. Piuttosto preferisce stazionare al salto cannonato ed in un modo o nell'altro rompe i coglioni a tutti. Prima al duo di testa Baule-Ci Sta e poi a tutti gli altri. Fa si che la gara si debba interrompere per limiti di tempo ed è proprio lui che decide le posizioni finali, perchè qundo la sveglia suona è l'ultimo a tirare. La sua schiccherata di indice all'indietro (non si capisce perchè abbia tirato all'indietro) è il sigillo alla gara.

domenica 13 febbraio 2011

Campionato di biglie - Risultati e ClassiFICA




Risultati 13.02.2011
1. Bauletto
2. Cekketto
3. Pacco
4. Camillo
5. Furmage

Classifica Generale
136. Pacco
134. Savdini
118. Valerio
110. Bauletto
107. Camillo There is
88. Cekketto
44. Massimo
16. Vatusso
11. Sergio è pazzo
3 Solcia
2. Furmage
1. Falcone
0. Pac Giù

REcensione di Cekketto nonsonopazzocomeSavdini

Pista concentrazione:
La mancanza di Savdini implica la mancanza di attrezzi che solo lui può portarsi appresso, palette secchielli e rastrelli vari, tanto derisi ma tanto cari al momento del bisogno. Nonostante ciò la pista presenta altri impegni mentali, oltre alle pompe in quota e volteggi permettendo.
Inizio con salto e atterraggio obbligatorio in antico rudere di arena franata, con passaggio laterale discosceso in nota canaletta che o si ama o si odia, curva anch’essa discoscesa a causa del leggero pendio con bordofino. Salita insabbiata che porta al ponte MJ dei gran pompini da affrontare con slancio e decisione per prevenire la trasformazione della salita in discesa ed eventuali butta ponti piazzati tra una bandiera e l’altra. Discesa dal ponte e arrivo al momento triglia, di nome e di fatto. Come si può vedere in foto, il momento in cui la pista diventa una triglia viene preso da destra quindi da dietro. Il triangolo insabbiato messo in coda è considerato regola del fuori e guai a pensare:Il triangolo NO, non l’avevo considerato! Opzione di passaggio e destra o a sinistra e arrivo al centro della triglia dove c’è una bottiglia e bisogna stare attenti con la biglia. Ancora opzione di passaggio a destra o a sinistra fino ad arrivare alla testa della triglia, che assomiglia vagamente alle famosissime gole di Lettomanoppello. Usciti dalla triglia si entra nella parte veloce con doppio dosso in curva e lungo rettilineo ingannevole perché la livella non funzionava bene. Deviazione ad angolo retto, half pipe con giravolta, bar vuoto e parabolica sdoppiata tirriponata, discesa in curva livellata e arrivo al trampolino di partenza con opzione passaggio laterale franato e con ennesimo bar vuoto, o ingresso con salto in arena. Arrivo finale in arena con atterraggio in piedi.
E’ una pista dove anche il minimo errore si paga carissimo perché pochi sono i punti che consentono il recupero, schiccherare senza concentrazione vuol dire dare l’addio alla gara, più che in altri casi. Anche perché vista l’assenza di qualche lento concorrente che deve riempire anche i vuoti di memoria durante la gara, oggi si va molto spediti sul tracciato.

Bauletto: Scappa dai suoi impegni e arriva a pista già costruita. Saluta e malapena e osserva, inizia a giocare anche se lui oggi non gioca ma fa sul serio. Prende il comando della gara e metà del primo giro per non lasciarlo mai più. Guarda solo avanti e mai indietro con pochissimi e insignificanti errori, la sua paura dell’ultimo giro la affronta con coraggio, la prende a schiaffi e vola verso una meritatissima vittoria. A fine gara dichiarerà: E’ la miglior gara della mia vita!

Cekketto: Scatta ma viene subito ripreso da Bauletto che gli dice:Oggi cummann’ Jì! Poi si affianca al Pacco e si contende la seconda posizione fino al terzo dei 4+1 giri. Poi capisce che oggi non si può stare lì a ridere e fare battute perché Bauletto vola, saluta il Pacco mettendo in atto più volte la sua variante della tecnica dell’amico, con gamba dritta e lingua eretta, e tenta un lungo e insperato recupero alla prima posizione fino ad arrivare a un paio di tiri di distanza durante l’ultimo giro. Ma Bauletto oggi ha una marcia in più.

Pacco: “Non ci ho dormito la notte” dichiara ad inizio gara. Si tratta del momento triglia ideato e costruito da lui, spettacolare. Ma la troppa concentrazione usata in fase di costruzione non viene messa a frutto durante la gara, la sua senza elogi e senza encomi. Sfortunato in alcuni punti. Ma nonostante la sua prestazione, oggi grazie a lui potrebbe essere un momento molto triglia per tutto il campionato della B&B. Infatti grazie ai 4+1 punti della sua terza piazza, si piazza in prima posizione ai danni del Savdini. Pertanto cambio al vertice.

Camill’ghe: E’ indisposto e si vede. I suoi problemi allo stomaco lo attanagliano, ma comunque lui vuole essere presente e comunque si applica alla grande nella costruzione del tracciato. Sempre al quarto posto, a un certo punto si pone l’obiettivo di doppiare Furmage, e l’idea del doppio lo fa eccitare così tanto che a fine gara rischia quasi di andare a rubare un terzo posto che sappiamo bene non sarebbe di suo gradimento.

Furmage: Partecipa a questa gara di biglie con diverso spirito, non vuole essere solo una comparsa e sembra concentrato all’inizio. Ma i nostri biglisti hanno confezionato così tanta esperienza in questi mesi che non ci si può improvvisare per competere con loro. La mancanza di applicazione e dedizione lo relega in ultima posizione, doppiato da tutti, che lo invocano a gran voce ad ulteriori presenze.

giovedì 10 febbraio 2011

Main event



Risultati 06.02.2011

1. Pacco
2. Bauletto
3. Cekketto
4. Camillo
5. Savdini
6. Sergio è pazzo
7. Pac Giù

Classifica trigliata
134. Savdini
131. Pacco
118. Valerio
104. There is Camillo(ghe)
100. Bauletto
81. Cekketto
44. Massimo
16. Watusso
11. Sergio è pazzo
3. Solcia
1. Falcone e Furmage
0. Pac Giù


REcensione di Matteo ricordamicosahofattoierisera Savdini

Evento sognato e programmato ad inizio stagione e puntualmente avveratosi in questa soleggiatissima domenica: il movimento biglistico va in trasferta sulla Majella Madre per una gara, prevedibilmente risoltasi in un convegno di triglie, sulla neve. Non solo: ebbene, la prima forma di vita di sesso femminile approda in questo campionato (intendiamoci: non certo per quote rosa, pari diritti, o altre stronzate del genere, ma per amicizia nghì li cumbign'), sommando un'ulteriore novità alla giornata. Appuntamento all'alba delle 11, chi solo assonnato, chi nel coma qubbì, chi tritato come il sale fino, partenza alla volta della strada che da Lettomanoppello sale verso Passolanciano, passando per l'Iconicella e Zì Camill'(ghe) sempre al suono nell'Inno dei Peggiori Trentenni di Pescara (capolavoro baulettiano della seconda decade del secolo), arrivo in una area adatta con l'elmetto in cui vi erano un 40 cm di neve. Valutazione tecnica da parte degli schiccheratori, approvazione, inizio del cantiere e della brace nella canaletta in cui i tizzoni si carbone annichilivano urtando con tizzoni di anticarbone. Importanti sono state le scoperte fatte laterali al tracciato, tra un rostello e un vino di Crecchio da 14.5°, tra tutte: se l'arricchimento del rostello supera l'86-87%, allora la pecora diventa triglia e se poi si sale oltre il 99.9% si ha la siepe (poi Sergio NON è Pazzo, no no...possiamo dormire tranquilli sapendo che lavora sotto il Gran Sasso coi neutrini e i buchi neri; tanto anche se ci fa esplodere, chiamiamo Ci Sta ai VVFF, che però non ci risponde o ci manda a cacare perché impegnato a costruire modellini di ponte o a escogitare insidie. va tutto bene, respira, adesso arriva il dottore per giocare al dottore). Ma la B&B (la vecchia FIB) non è qui in ferie e quindi entriamo in pista: tracciato disegnato sia col culo dello scrivente, sia con la pala insabbiata (rischio di stravolgimento di un ecosistema), discretamente lungo e giustamente insidioso e che ha messo alla dura prova la capacità di adattamento degli schiccheratori ad un fondo diverso dal solito che in aggiunta, ha mutato la sua consistenza gara natural durante; a questo proposito va evidenziata un'altra differenza col cantiere alla Croce, ovvero l'utilizzo della Tecnica del Vibrato da parte di Pac Giù, che ha consentito una messa a punto proprio del fondo. Partenza sulla rampa(lupini) del salto con bandiere tedesche laterali; atterraggio con piscina; buca di difficile uscita con passaggio laterale; lieve dossetto prima dell'ingresso in galleria per poi scendere nelle famose Gole di Lettomanoppello (bramata meta dei motociclisti col manico negli anni '70) fino al potenziale ma in realtà mai superato ingresso nell'autogrill; trampolino cellato; strettoia rialzata; bar laterale eventuale; doppietta di piscine rialzate, di cui una murata laterale e che hanno entrambe visto il ghiaccio in superficie verso fine gara; a salire verso la rampa per il salto coi cippitelli; bob al centro del quale presenziava la macchinuccia; salto; Pilastri della vita; rami; parabolica contraria; salita con dossetto; svolta a destra verso i tirriponi giganti anticipati dalle pallotte di Pac; ingresso laterale in rampa(lupini). Un tracciato, questo, che esigeva schiccherate strategiche in molti suoi punti, pena l'incappare in maggiori difficoltà: certe schiccherate di posizionamento consentivano un passaggio senza particolari problemi alla buca con passaggio laterale, alla rampa(lupini), ai tirriponi giganti, così come altre di giustezza o ben assestate evitavano inutili o dannose perdite di tempo, vedi l'ingresso in autogrill a valle delle Gole di Lettomanoppello, il posizionamento per il salto coi cippitelli, il terribile bob che verso fine gara ha mietuto le sue vittime, la salita con la svolta a destra. Va da sé che una pista nuova per tutti ha comportato l'utilizzo estremo di difficili tecniche ben collaudate così come di loro varianti e innovazioni, con ordinazioni di Campari da parte degli spettatori che hanno superato l'offerta mondiale.

Cresta: il suo oro ben risalta sul bianco della neve; una partenza nell'anonimato porta a credere in un altro afflosciamento, ma un terribile allungo nell'ultimo quarto di gara sega le gambe ai più (solo il Baule riesce in un ottimo riaggancio, ma senza troppo impensierirlo); praticamente insignificanti i suoi errori, magnifiche le sue mosse, si fregia della vittoria di questa stupenda trasferta.

Bauletto: a lui il grandissimo merito di aver quasi ripreso un Pacco lontanissimo e irraggiungibile per tutti gli altri, conquistando la seconda posizione messa a repentaglio da un ultimo colpo di reni del Cicchetto; vagheggia la posizione dell'Ornitorinco per poi applicare con efficacia tecniche più collaudate; sempre in lotta; 'opare;

Cicchetto: perde il contatto col Baule in una pur bella lotta, per poi pensare ad un ulteriore attacco alle tornate finali con svariati infarti per il pubblico presente e non; come se ciò non bastasse a suscitare mancamenti sugli spalti, utilizza da subito la posizione dell'Amico Dritta (variante della nota e spietata Posizione dell'Amico) addirittura con o senza lingua di fuori; beh, si sapeva che il livello sarebbe stato stratosferico, mica i cazzi;

Ci Sta Camillo: lascia indietro nella seconda metà di gara un impacciato Savdini senza grandi problemi, ma comunque lontano dal podio (4 posizione=2x2=2^2=2+2=un povero depravato...)

Savdini: delle velleità sulla rampa(lupini) del salto di partenza già lo allontanano dai battistrada, ma nulla di irreparabile, se non fosse che male interpreta il cambiamento del fondo innevato e finisce nelle buie retrovie; solo all'ultima tornata esegue qualche bella mossa, bella tanto quanto inutile;

Sergio è Pazzo: le sconcertanti scoperte a lato pista non trovano uguale resoconto in gara, se non fosse per la maestria con cui passa dalla Posizione della Crueia alla Posizione della Cacata, lasciando esterrefatti avversari e pubblico presente e non; sportella n'uccunucc' col Savdini, ma senza seguito;

Pac Giù: è naturale che la mancanza sia di esperienza che di coglioni, non potesse far prevedere posizionamenti alti, considerato anche il livello Majellato della situazione triglia, ma in ogni caso la vediamo ben realizzare l'Antica Tecnica delle Gambe Aperte, tecnica che sarà una costante nella sua gara; l'unica a toccare la cappella del trampolino cellato.

sabato 5 febbraio 2011

Savdì nin romp lu cazz!!



Risultati Gara 29.01.2011

1. Bauletto
2. Sergio è pazzo
3. Savdini
4. Pacco

CLASSIFICA GENERALE
133. Savdini
121. Pacco
118. Valerio
101. Ci sta Camillo
93. Bauletto
76. Cekketto
44. Massimo
16. Watusso
11. Sergio
3. Solcia
1. Falcone e Furmage


REcensione Di Matteo Scassacazzo non mi funzionava internet bene AZZApumb Savdini

Se il carro attrezzi va spostato, va da sé che si assiste ad una gara come quella di oggi. Tracciato molto scorrevole, ma non per questo povero di insidie, che ha consentito 4 giri: partenza col salto da effettuare sopra il legno, curva verso il blocco massiccio da oltrepassare laterale, a scendere - preferibilmente adagio - verso le due piscine olimpioniche poste di seguito in curva, salto, quadrato scavato con quadrato centrale, rettilineo dossato con brevissimo tratto tirriponato sul finale, parabolica, bivio in cui si sceglieva se intraprendere il Ponte di Gran Pompini o gettarsi nella curva scavata, curva con legno di contenimento, tirriponi tagliati, porta delle birre.

Bauletto: lo si vede solo raramente in seconda posizione e non accusa il calo sul finale - forse grazie anche al quarto giro deciso alla fine. ottimo l'allungo finale con cui taglia il traguardo con netto vantaggio sul secondo;

Sergio è Pazzo: la pazzia, si sa, non consente previsioni e quindi troviamo lo scienziato Pazzo in seconda posizione, certamente meritata, direttamente dalle retrovie della classifica generale. bella gara senza errori troppo penalizzanti e sapiente utilizzo della Posizione della Crueia;

Savdini: le schiccherate di gran qualità del primo giro non hanno avuto un consono seguito nei giri successivi, accusando quindi il ritmo del Baule e la maggior costanza di Sergio è Pazzo;

Cresta: ancora una volta un Pacco non troppo smerigliato, sempre ad inseguire e mai a dettare il tempo, becca diverse cocciate dal bummone. Degne del suo premio, però, certe belle mosse.