sabato 28 dicembre 2013

AMICHEVOLE NATALIZIA - 26.12.2013


CLASSIFICA

1. Savdini
2. Watusso
3. Valerio
4. Ci sta Camillo

REcensione di MatteosicurezzanuculareSavdini

Ancora a digiuno di una gara natalizia, eccoci qua carichi di malesseri da rinnegare sulla spiaggia.
Il tutto mentre a pochi passi si consumava l'anticommercio: un bar che viene chiuso perché il proprietario ha fame, deve vedersi il Pescara che gioca a Modena e accampa come scusa il fatto che ci sia poca gente in giro.

Partenza al salto nell'anello tubulare; tracce di secchielli; curva a scendere lentamente anche perché poco cordolata; polistirolo cordolato su cui eventualmente rimbalzare per porsi in entrata al tubo con accendino; tirriponi e dildo cordolato in inserimento sul tratto mattonato e alberato (quintessenza dell'incazzature figliesca); scican per posizionarsi in rampalupini del salto; insidia col buco da centrare salendo dai sentierini laterali.

Inizialmente una gara a due velocità: avanti il Savdini quasi sempre tallonato a breve distanza da VP, il quale però poi si impantana brutalmente all'entrata del tratto mattonato, puntando la sua biglia quasi sempre verso il dildo cordolato e si fa riprendere e superare alla fine dal Watusso che sino a quel momento era a gran distanza in compagnia di Ci Sta Camillo, lenti e impacciati. Sostanzialmente si può dire che i tre non-primi vorrebbero sminuire la bravura del vincitore con la loro inettitudine odierna, ma non è cosa.

Savdini: tranne qualche problemino all'insidia col buco e alcune schiccherate non perfette, conduce una gara sempre competitiva, avendo come unico avversario a distanza proprio il VP che poi decide di scascettare col dildo.

Watusso: a lui i complimenti per essersi affrancato dal buio delle retrovie, aver abbandonato Ci Sta per poi recuperare davvero tanta strada e superare VP, siglando un secondo posto;

Valerio: non si capisce perché abbia deciso di concentrarsi su un cazzo finto - come se avesse bisogno di maggior diametro cappellare - invece di continuare la sua buona prestazione e tenere l'occhio sul primo fino a quel momento a non troppa distanza. Boh..

Ci Sta Camillo: alcune ottime schiccherate in entrata tubo sono solo una luce che però non rischiara la sua situazione all'insidia col buco, dove rimane per buona parte della gara, venendo anche doppiato per qualche istante.

mercoledì 18 dicembre 2013

La miglior canzone di Natale - RIP Kirsty MacColl



13 anni fa la tragica scomparsa di Kirsty MacColl - questa perla di Natale è una delle cose che la rende indimenticabile.

giovedì 12 dicembre 2013

Momento poetico - Pascoli ispirato da Mario+ - LA SIEPE



I
Siepe del mio campetto, utile e pia,
che al campo sei come l’anello al dito,
che dice mia la donna che fu mia

(ch’io pur ti sono florido marito,
5 o bruna terra ubbidiente, che ami
chi ti piago col vomero brunito...);

siepe che il passo chiudi co’ tuoi rami
irsuti al ladro dormi ’l-dÏ; ma di
ricetto ai nidi e pascolo a gli sciami;

10 siepe che rinforzai, che ripiantai,
quando crebbe famiglia, a mano a mano,
più  lieto sempre e non più ricco mai;

d’albaspina, marruche e melograno,
tra cui la madreselva odorerà;
15 io per te vivo libero e sovrano,

verde muraglia della mia città.

II
Oh! Tu sei buona! Ha sete il passeggero;
e tu cedi i tuoi chicchi alla sua sete,
ma salvi il frutto pendulo del pero.

Nulla fornisci alle anfore segrete
5 della massaia: ma per te, felice
ella i ciliegi popolosi miete.

Nulla tu rendi; ma la vite dice;
quando la poto all’orlo della strada,
che si sente il cucùlo alla pendice,

10 dice: – Il padre tu sei che, se t’aggrada,
sÏ mi correggi e guidi per il pioppo;
ma la siepe è la madre che mi bada. – 

– Per lei vino ho nel tino, olio nel coppo –
rispondo. I galli plaudono dall’aia;
15 e lieto il cane, che non è di troppo,

ch’è la tua voce, o muta siepe, abbaia.

III
E tu pur, siepe, immobile al confine,
tu parli; breve parli tu, chè, fuori,
dici un divieto acuto come spine;

dentro, un assenso bello come fiori;
5 siepe forte ad altrui, siepe a me pia,
come la fede che donai con gli ori,

che dice mia la donna che fu mia.