GARA DI BIGLIE 03.01.2015
Anno nuovo, biglie vecchie! La prima gara dell'anno vede come al solito i Peggiori Trentenni di Pescara cimentarsi con una gara di biglie all'ultimo sangue, fra petardi inesplosi e incendi dolosi. Una pista molto bella e piuttosto dura, con un bel parterre di partecipanti.
Partenza alla super impettata anale con un trampolino che portava oltre una mega boa gialla lanciata in acqua da Lu Fije dalla sua nave mentre si dirigeva in Brasile; curva a sinistra con corda a dare fastidio; doppio scelta fra curva lenta o scorciatoia sopraelevata veloce ma difficile; slalom in mezzo ai candelotti di dinamite; trampolino verso l'imbuto ombrellonato; salto sopra il fuoco alimentato costantemente dalla bomboletta infiammabile di Gialò; rampa a imbuto; curva lenta a 270°; trampolino storto che sembrava facile, ma sparava fuori e alla fine ha deciso la gara; trampolino iniziale a completare il giro.
La gara finisce per esaurimento del tempo previsto, dopo poco più di un giro, alle 16,30. Peccato, perché la pista era molto bella e combattuta.
1- Bauletto: Arriva primo, ma questo non fa notizia. Quello che invece colpisce è che forse senza l'aiuto essenziale di Camillo (che lo sospinge al di là del trampolino storto) non avrebbe avuto la stessa vita facile. Per carità, chi vince merita sempre la vittoria; anche perché la fortuna aiuta gli audaci e lui conduce comunque sempre una gara fra i battistrada. Ma a conti fatti, visto che ha vinto solo con un paio di colpi di distacco, l'aiutino è stato decisivo. In ogni caso: complimenti a lui!
2- Watusso: Secondo posto in grande stile. Ci mette tipo venti colpi a superare l'ostacolo iniziale; se l'avesse sorpassato con gli altri alla partenza forse avrebbe umiliato tutti, chissà. Registra in ogni caso una grande rimonta conclusa alle spalle dell'Inumano Bigliatore.
3- Valerio: Reduce dalla vittoria in terra svedese, prova a ripetersi anche fra i terroni. Dopo un buon recupero nella parte centrale della gara, sembrava infatti involato verso il primo posto. Ma alcuni errori decisivi alla fine e il recupero prodigioso del Baule lo lasciano al palo. Comunque un buon podio.
4- Camillo: Un bel quarto posto che - ricordiamolo - è pur sempre 2 alla seconda (oppure 2x2, oppure 2+2...). Il Parkinson non lo aiuta, ma questa volta non influisce nemmeno più di tanto. Nemmeno l'alcool (pochissimo, in verità) lo scalfisce. Perde molti tiri in una curva stupida e lenta, ma la sensazione è che se la gara avesse avuto più tempo, avrebbe potuto dire la sua fino alla fine.
5- Gialò: Questa volta non fa una gara ininfluente. Anzi, è il battistrada per i 3/4 della competizione, compiendo pochi errori e staccando tutti. Ma verso la fine, quando il traguardo è ormai vicino, si lascia raggiungere dalle mosche e superare dagli altri, restando bloccato al trampolino storto. Quinto posto, ma premio della critica.
6- Sergio è Pazzo: Arriva in bici e pieno di sberra, ma questa volta non è molesto come durante la notte di Capodanno. Arriva primo alla rampa a imbuto e se l'avesse superata avrebbe vinto con ampio margine. Invece si intestardisce a fare "oooohh Seeergiuuu" tutto il tempo e viene risucchiato dal gruppone degli inseguitori.
7- Imperato: Sembrava anche lui destinato a una grande gara, disputata con attenzione e precisione per metà. Ma si infogna in maniera inopinata all'imbuto ombrellonato e perde terreno sugli altri. Terreno che poi non recupererà più.
8- Andip: Arriva al cantiere per ultimo perché era andato a prendere Imperato, e questa rimane la sua colpa più grave (l'essere andato a prendere Imperato, non l'essere arrivato tardi). Si infogna anche lui al doppio imbuto e perde definitivamente la concentrazione. Alla fine rischia quasi di essere recuperato da Power.
9- Marc Power: Arcala da li cull di Chieti per fornire una prestazione pietosa. Ci mette forse 50 tiri solo per partire. Gli va dato onore al merito di aver continuato a giocare con dedizione, recuperando lentamente il tempo perduto. Ma quando proprio all'ultimo colpo avrebbe potuto sorpassare Andip e terminare almeno penultimo, fa una chiavica di tiro dimostrando di aver meritato la maglia nera di giornata.
di Valerio "BigChapel" Pierantozzi
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