martedì 9 settembre 2014

Grazie a tutti per questa edizione Palmiadi2014, alla grande!

IL PEGGIOR TRENTENNE
DI PESCARA E IL MARE
 
 
 
 
 
L'onda batte sulla spiaggia, la donna batte sul marciapiede.            

Una cornacchia chiama un suo amico, un gabbiano si alza dall'acqua e sembra non farcela, poi prende velocità e rimane 20 centimetri sul livello del mare, a fatica sbatte ripetutamente le ali e non riesce a volare, stenta. 
Lo guardiamo con un po’ di compassione prima di renderci conto che si sta divertendo, si è fatto la distanza di quattro stabilimenti a pelo d'acqua.   Beato lui, sto stronzo!           

“Cazzo scopa!” - commentano dalle retrovie.          

Così semplice per lui, mentre un aereo Ryanair spicca rumorosamente il volo passando sul Ponte del Mare. Un altro gabbiano vola e sembra dirgli: tutt' su’ casin' a dá fa'?     

Sarà per Londra, Hahn, Bovè, Boh! Noi sogniamo che sia il tanto desiderato Pescara - Dublino che ancora decidono di mettere, ma se ci sarà il primo volo sarà tutto per noi! 

E se da un orecchio arrivano i dolci rumori del mare, dall'altro quelli della città: le macchine, i motorini, le ambulanze e gli sbirri (pochi per fortuna), gli aerei appunto (pochi purtroppo), e una mola taglia il ferro, si lavora!

Su questa contraddizione si fonda il mare di Pescara: il cielo blu, il mare blu, Tuborg solo tu, gli scogli (prerogativa pescarese, ma su questo ci andrebbe un altro capitolo, specie sulla linea di demarcazione: tutto è prima, sopra, o dopo gli scogli), il Ponte del Mare, gli alberi bianchi delle barche tutte in fila al porto, i pochi Travocchi insabbiati, il lungomare e le case sempre le stesse che i peggiori hanno imparato a memoria come gli stabilimenti. E poi le strade, le macchine... nemmeno tante, la città.          

Così il peggiore sogna di cambiare l'ordine delle case sul lungomare, prendere il Grecale e metterlo ai confini con Montesilvano, solo per fare un dispetto a qualche amico peggiore che quando nuota prende a riferimento proprio quegli edifici. Ma che spettacolo.       

Nuotare e mentre sei solo in mare, tra una bracciata e l'altra, vedere le case dove sei cresciuto, teatro di tante cazzate che non ricordi. Lui apprezza e gode del momento, e lo prendono per matto. Ed è matto!      

Per questo il peggiore quando deve volare via lo fa con una lacrima nostalgica. 
Il rapporto che negli anni il peggiore ha instaurato con il mare è qualcosa di puro: per lui è un conoscente, un amante, un barista fedele, una moglie, un amico, un nonno saggio, un genitore. Una madre. Non a caso il peggiore lo chiama "lu mà", che non è un mammo ma forse si. "Madre mare"canta uno di loro. Un Gengè pirandelliano, proteiforme a suo piacimento, ma costantemente perfetto in ogni situazione.     
Andando oltre, per il peggiore trentenne di Pescara il mare è un teatro, anzi il teatro ideale per le sue cazzate e lui ogni volta ci entra fiero di farlo, a testa alta... divertito e all'occasione anche emozionato, a dovere abbigliato; e in questo magico teatro lui si sente praticamente a casa.     
"Ciao come ti chiami? E dove vivi?" - "Al mare!" Ti potrebbe rispondere.        
Perciò, come già detto, se lui conosce una pecora seguirà il consiglio di D'Annunzio e degli antichi padri, e la porterà a pascolare al mare dove giocherà in casa le sue carte. Troppo facile poi se la pecora scende all'adriatico selvaggio dalla montagna, o quantomeno non ha occasione di vedere la spiaggia molto spesso.          
Il peggiore lascerà fare tutto a lu mà, e mentre millanta leggende metropolitane spavaldo, volge lo sguardo alle onde e ascolta il loro rimprovero:    
"Cujò! Ma 'nti sti zitt' du' minut'? Ci pens ji!"      
E da lì poi: "isciaquio, calpestio, dolci rumori.... perché non le metti tu la lingua in bocca?" - sembrano dire, o forse lo dicono. Lui, in ogni caso, percepisce questo, e si limita a seguire con successo i consigli del mare, affondando la lingua seguendo il ritmo dell'infrangere delle onde. Davvero troppo facile, dovrebbero vietarlo. Ma forse i guardiani notturni sulle spiagge esistono proprio per far rispettare le regole del gioco, forse. Comunque...i guardiani... al chiar di luna... loro si che si ingarrano tantissimo!    
E proprio mentre il non tanto misterioso redattore vi scrive (non a caso proprio dal mare) un provetto pastore pascola la sua giovane pecora dibattendo sul 3-5-2 (l'hai detto!) della Juventus e delle abilità dei suoi giocatori. Lei, originariamente disponibile... perché una pecora non va al mare col pastore se non è almeno un po’ disponibile ad essere montata, sarebbe troppo stupido il contrario.... mi guarda esterrefatta cercando una via di fuga. Guardo il mare che sogghigna ridendo sfiatato in maniera fontanellese ed esclama: "che cujon!"      

Perché lu mà è lu mà, ovunque esso sia. Il peggiore non riesce a starci troppo lontano, per lui è un luogo fuori dal tempo e dallo spazio. Non si sa con esattezza chi, ma uno di loro, forse il peggiorepazzo direttamente dal Gran Sasso, a colloquio con i pastori che ogni cazzo di settembre scendevano, pascolavano, si ingarravano e dopo un po’ risalivano, ha scoperto che il mare esiste per tutto l'anno e non solo d'estate.      
"Eh eh eh ehm! Oh yeah!!!!Tutti i giorni!!!... Eh eh..tutti i giorni!...tutti i giorni!..yeah!!!..tutti i giorni!" Ripete continuamente nelle notti alcoliche.        
"Si cazzo! L'abbiamo capito." Rispondono gli altri peggiori.       
"Tutti i giorni!...tutti i giorni!...alla grande!" ...niente, lui si è fermato lì.           
Potrebbe sembrare una banalità, ma in effetti sono pochi a sapere che il mare rimane lì per 12 mesi (tutti i giorni!) e i peggiori trentenni di Pescara sanno questo segreto. I primi ad ignorarlo forse sono gli stessi balneatori che hanno un'attività e la tengono aperta solo tre mesi l'anno.  
Loro, i peggiori, starebbero lì tutto l'anno. 
Loro, i peggiori, stanno lì tutto l'anno.        
E il peggiore che compie gli anni a Gennaio va lì a festeggiare, e si apre...il locale, e si apre... lui, e s'aprono i calici notturni, e s'aprono..tutti! Un'altra notte irricordabile e il giorno dopo tutti spenti, per lui tre giorni per riprendersi... dopo quella notte non si ricordava nemmeno che fumava come un turco, non toccò più sigaretta. E l'altro all'alba doccia al volo e lavoro, smostrato. E l'altro ancora: "no! Che palle! Sono ancora vivo!" 
E quell'altro che sognava di volare sulla Pescarina, ore di dibattito per questo volo:     
Secondo me muori!”           
Secondo me atterri lentamente.”   
Secondo me ti regge.”         
Troppo facile buttarsi nel fiume! Meglio buttarsi su un campetto.
Se il balneatore non chiudesse a settembre non saremmo ancora vivi, o forse ne avremmo ancor di più da raccontare.           

Fuori Pescara il mare per il peggiore è un amante. Ci sono i posti in cui l'amante è bona, lì dove è bella, altrove è simpatica, o un peperino, in altre parti è sapiente, ancestrale, storica, consolatrice, o un po’ chiattona ma molto porca. È completamente matta, ma è lì, disponibile quando vuoi, mai zoccola!       
Il peggiore trentenne di Pescara che è lontano, va dalla sua amante appena può. C'è chi si tuffava costantemente quasi ogni settimana tra le acque della Normandia, perché se non guardi il calendario non è Gennaio, così come se non guardi l'orologio non è tardi e se non vai dal dottore non stai male. Regole molto semplici, ma che solo il peggiore conosce.
Non si diventa peggiori a caso ma con indisciplina e abnegazione, già anni fa il giornale locale aveva documentato in date non canoniche (24 Dicembre, 1 Gennaio) le giornate di mare dei peggiori che allora trentenni non erano, ma crescevano bene.           
Pluripremiato peggiore dell'anno non a caso, questo esemplare è capace a tratti di vedere aldilà del peggiore, un po’ come stare un passo avanti al futuro. Lui sa benissimo come trattare il mare a mo’ di amante...     
"Senza sputo!!!!"....commentano una sua foto.      
"Mbe'...lu mà!" Sbiascica asciugandosi scodinzolando la lunga chioma bagnata.           
Peggiore professore di vita, dovrebbero metterle nella prossima riforma dell'istruzione pubblica un paio di ore a settimana a scuola, ore di lezione di vita. Perché lui non entrerebbe in classe ma aspetterebbe i suoi alunni in riva al mare con costume, giubbino di pelle e una maschera di un qualche animale, coccia di cavallo o elefante, maiale, lupo, gorilla o gallo...povero gallo perso chissà dove!    
Che lezione sarebbe!!!! ma chi cazz' vulet' capì?   
Perchè "l'estate non finisce se te la porti dentro"... insegnava il prof. Questa frase da sola vale più di cento ore di matematica.    


E allora il peggiore organizza campionati di biglie in spiaggia che cominciano ad Ottobre e finiscono a Maggio e tutto ha un senso. E quanta invidia da quelli che guardano. Sole, pioggia, neve, vento, caldo, freddo...NO! Non esiste tempo bello o brutto, ma quale idiota ha iniziato a definirlo così? Il peggiore trentenne di Pescara riconosce il miracolo della pioggia, cazzo! Non c'è nemmeno bisogno di andare a prendere l'acqua per bagnare la pista, tutta questa comodità e c'è chi ci vede qualcosa di sbagliato? Non capirò mai! Cantava!      
E così il peggiore prende il treno da Milano, Torino, Genova, o un volo da più lontano ancora, e viene a Pescara solo per una partita a biglie invernale. Cento, centocinquanta euro, più di centocinquanta!!!! Ma lui è ricco di famiglia, o almeno crede di esserlo, o almeno si comporta come se lo fosse; perché lui vive, non sopravvive. Ci sono prima le bollette, l'Aci, le medicine, e le analisi del sangue... dicevano.      
Macchè!!!
Lui mette prima il piacere, e poi dopo che si è aperto tutta la notte va anche a donare, e mette in circolo sangue peggiore che servirà di certo a qualcuno per sentirsi peggiore e meglio.           
"Più peggio, più bene!" Dice l'uomo sceso apposta da Neanderthal. Eh già! Questo Manifesto non lo voleva dire ma è meglio non girarci troppo intorno alle cose... si i peggiori sono i peggiori e consapevoli di esserlo, ma voi che vi credete migliori.. si... proprio voi...                             che ci additate...      
           .....voi fate veramente cacare!!!!        

E il campionato invernale di biglie, perché d'estate il campo è affollato da tutti quegli stronzi che non sanno che il mare non va via a fine Agosto.         
A che ora c'è l'apertura del cantiere?           
E sbattono le tuborg.
Giù col culo a disegnare il tracciato e nascono paraboliche, sottopassaggi, manomassaggi, tirriponi, dossi, insidie, impettate anali, piscine o bar, gobbe, trampolini e anche opere pubbliche: ponti, viadotti, teatri, stadi, piramidi, torri, castelli, libero sfogo alla fantasia! Tutto nasce dal cantiere, prima c'era il nulla.  
E poi le regole, infinite. La regola dell'amico...quella portante, e quella del primo, del secondo, dell'ultimo; la sacra regola del fuori, la fatale di chi costruisce l'insidia che deve essere colui a stabilirne la regola e colui a perirne...e poi tantissime altre che non basterebbero schiere di aedi a tramandarle.
Omero, altro che pelìde... qua si fa la storia.           
Quelle biglie di plastica con dentro i ciclisti, le moto, le formula uno... solo dentro una biglia possono essere allo stesso livello, in attesa di una schiccherata. Qui l'esperienza non si insegna ma si acquisisce col tempo, ad inventare, sperimentare, imparare ed affinare nuove tecniche. La tecnica del medio che sarebbe la standard, e poi quella dell'indice, dell'indice rovesciato, del pollice e altre ancora inventate al momento, che poi solo "cuore di pietra" le sa usare tutte bene, o forse Pastrana.... sono la stessa persona, ma il peggiore crea soprannomi su soprannomi a chi è già conosciuto con un soprannome.  
Tante regole, tanta tecnica e diverse posizioni.       
La posizione dell'amico, sfiora il mistico, é un'opera d'arte moderna vivente. È un dipinto, una scultura, non si può non applaudire davanti a chi la applica: gomito ben appoggiato a terra, schiena inarcata e gamba sollevata a creare una linea sinuosa che dalla sabbia punta verso il cielo e nemmeno la ballerina più brava e bona la potrebbe migliorare;  poi le varie varianti variabili della posizione dell'amico... perché con la posizione dell'amico si manda un messaggio chiaro:         
- State attenti, sono concentrato! E guardate come sono bello!     
La posizione standard, che se non appoggi il ginocchio e non ti vuoi insabbiare giochi di merda e ti putiv' sta a la cas'.... O l'inebriante posizione della crueia, somiglia in realtà a un bagno turco e quando ci si alza la biglia ha un piccolo spostamento dovuto a ventilazioni posteriori.
L'avanzata della gara e i vari trenini e ammucchiate, la tensione che sale ad ogni giro con l'avvicinarsi del traguardo, o della fatidica sveglia.            
Ronzio....zzzzz....
Ronzio....zzzzz...
....le mosche! 
Sono lì che ti aspettano vicino alla fine, vogliono mangiarti il cazzo proprio mentre abbassi la guardia alzando le braccia convinto di aver già vinto. Le mosche sono i frutti dei desideri degli altri peggiori che dalla prima curva si rivolgono al battistrada con frasi come: 
- Bravo, hai già vinto!          
- Si, hai vinto. Lottiamo per il secondo posto        
- per il secondo ci sta Camillo!
ribatte un altro.     
- Allora lottiamo per il terzo.           


Perché c'è anche il peggiore che ha come obiettivo il secondo posto e gareggia per quello. Si, con il peggiore basta una battuta detta al momento sbagliato e ti sei condizionato tutta la vita. E quella peggiore "figlia del diavolo" pronta a giocarti un tiro mancino, peggiore anche lei già soltanto per il coraggio di essere una delle poche di sesso femminile a condividere, supportare e perché no anche aiutare i peggiori in nuove cacate.
E c'è quel peggiore che scende dal capoluogo montano e si vede solo per le partite di biglie per tornare poi ai suoi lavori e analisi delle scie chimiche nei cieli; chi lo ha chiamato, chi lo conosce, chi lo sa?! Ma poi stai a vedere che zitto zitto questo qui ti vince pure il super main event prima di scomparire di nuovo...    
...Ammazzate le mosche, c'è il podio improvvisato su degli spalti che come i peggiori rimangono lì tutto l'anno, ma loro arrugginiscono mentre i peggiori a Dorian Gray gli fanno quel baffetto zezzo che c'ha.  
A gara terminata entra in azione l'ufficio stampa del B&B, che non è un hotel ma il nome ufficiale del campionato di biglie, dove la prima B sta per bere, l'altra B per biglie ed & per e, quindi BelloBere! Fotografi per la foto del podio e redattori professionisti esperti della materia che stanno ore e ore a preparare la recensione, prontamente pubblicata sul blog ufficiale che i peggiori dedicano alle biglie. Perché si, c'è un blog dedicato ai peggiori trentenni di Pescara, ed un altro dedicato alle partite di biglie, oltre ad altri blog che non fanno a meno di menzionare le loro concentrate distrazioni. Un ufficio stampa coi fiocchi che non si fa mancare niente, ci sono gallerie fotografiche, filmati, glossario, articoli, reportage, blog appunto, canzoni con relativi video, interviste, awards annuali... fino ad arrivare all'almanacco!    
L'almanacco di biglie cazzo!...         
....una raccolta di tutte le gare di campionato effettuate, con risultati, classifiche progressive e classifica finale, foto, commenti, recensioni, interviste..                                    Cazzo... L'almanacco di biglie!        

 
Una lacrima troverà una via per una vecchia guancia barbuta quando il nipotino sulle ginocchia, lo proietterà nell'aria con il nuovo apparecchio tecnologico.
                                                    
                                                   It took away my soul!
           

Crocevia per incrociare i peggiori al mare è la croce, stabilimento Croce del Sud. Perché un po' di routine ci vuole, e se la routine non è un martello pneumatico nei genitali fa anche piacere e facciamocela piacere... tutti i giorni! Almeno quando possibile. 
Questo stabilimento è la "moglie" del peggior trentenne di Pescara, con la quale si è fidanzato da adolescente simbolicamente con l'ombrellone numero vendotto fino a convogliare a giuste nozze in età peggiore con il passaggio alla PALMA K55, che numero vendotto non è ma lo stesso sempre sarà.  
Si, è vero, ogni tanto ci sta la scappatella alla Torre di Cerrano o a San Vito, Fossacesia, Tollo, ma si fa un po' di nascosto per paura di essere scoperti e certi personaggi in riva alla croce è meglio non farli incazzare. Oppure può capitare di andare a Francavilla o allo stabilimento dei genitori ma quella è un'altra cosa e ci sta una giornata di relax, perché "la moglie" è impegnativa, molto impegnativa!      
Comunque poi si torna alla Croce, anzi, come spiegato, si stava già lì da tutto l'inverno e a tornare sono i fattori laterali, come il tizio di turno che fa:         
- " Ma vu' avet armast aqquà tutt' l'invern?"         
- "sci!" -il peggiore risponde con fermezza sapendo che quello non ci crederà mai mentre a lui rimbalzano in testa le partite a biglie, a bocce, le bevute, le passeggiate, le pascolate, le corse...  
...sembra ieri, era ieri.
Alla Croce con il caldo tornano i soliti personaggi che hanno un qualcosa di misteriosamente peggiore anche loro, d'altronde se lì ci si sente a casa ci sarà pure un motivo. Primo fra tutti il boss, Alessio. Con il suo fisico imponente e la pancia impostata (ma vorrei vedere voi a stare lì con tutte quelle cozze, fritture, spiedini e abbondanza marittima varia che ti passa davanti!!)… lui si che sembra un Pastore del Mare, gli manca solo una bella "verga d'avellano" tra le mani. Di poche parole, ma quando parla segna... come il suo amato Pescara. Lo vedi e ti saluta con poco affetto ma molto rispetto, che è la prima cosa e i peggiori lo sanno perché un po' gliel'ha insegnato anche lui. Per lui i peggiori sono una certezza, per loro lui è una certezza e di questi tempi visto che a tempo indeterminato non c'è più niente non è roba da poco, passeranno i racconti e resteranno gli sconti, imprevedibili.                                                                        Resterà Alessio e la sua Terra, che è il Mare.         
Lui sa che loro stanno lì, come un vecchio quadro appeso in casa, sai che c'è o c'è sempre stato e va a finire che se lo togli ti cade tutto il muro. Fa poche domande, non sa nemmeno come si chiamano perché a cosa serve avere un nome? Tanto poi le poche richieste sembrano ordini, che orgoglio.
Accanto a lui, il braccio destro...eh si! Il fedele braccio destro...

....temutissimo braccio destro...        

....porca troia mi tremano le dita!!!  

Sarebbe meglio saltare questo personaggio.
No, non si può. "Lu fije" è il personaggio che tutti i poeti, prosatori, cantori avrebbero voluto avere come soggetto; lui è il premio Oscar come miglior attore non protagonista, sia anno dopo anno che alla carriera.           
Ogni singolo centimetro dello stabilimento è passato sotto il suo fedelissimo sguardo, ogni anno, ogni mese, ogni settimana, ogni giorno... TUTTI i giorni! Lui è capace di essere unico nella sua semplicità, senza fare follie, senza parlare troppo e meno male!   
Tutto quello che c'è alla Croce è stato pagato da Alessio e sistemato dai suoi fedeli aiutanti, di cui lu fije ne è il capitano morale; dall'alba al tramonto da inizio Maggio a fine Settembre... ng' le ciambell' o senza, perché mica se le porta?
In realtà è giusto dare merito anche agli altri, cioè Silvestre il vero capitano, è un lavoratore encomiabile e ha una gentilezza unica, e l'altro di turno che può essere Simone (bagnino in perfetta mentalità peggiore) oppure Batman o chi per loro. 
Ma torniamo a Lu Fije, che con il suo passo monomarcia (la ridotta) ricopre diversi ruoli:  
Lu fije bagnino: si piazza sotto l'ombrellone al bagnasciuga, in piedi, sguardo minaccioso e braccia incrociate ma non di ozio, con la sua canotta rossa controlla il mare. Già, perché è inutile stare lì ad avvertire tutti i bagnanti di essere prudenti ecc... Lui parla direttamente al mare e lo tiene a bada.     
Lu fije operatore ecologico: nelle giornate di fine Aprile e Maggio spesso si sente un bubbolìo lontano che sembra preannunciare un temporale nonostante il cielo sia sgombro da nuvole. Sono le bestemmie de lu Fije mentre ripulisce la sabbia da tutti i detriti invernali. Operazione che si ripete in estate ogni mattina e ogni sera, lui con la sua retina è la ciliegina sulla torta nel magico tramonto rossastro pescarese.
Lu fije autolavaggio: solo che al posto delle auto lava ombrelloni. Lui lentamente spara acqua con l'idropulitrice sui teli degli ombrelloni, e delle sdraio, sedie e lettini... uno ad uno...e quanti bubbolii che nemmeno l'idro riesce a contenere. Sa che dovrà sistemarli tutti.   
Lu fije buttafuori: a controllare il comportamento dei ragazzini, non esita un attimo a mandarli via o ad ammonirli.           
Lu fije barista: all'occorrenza anche dietro al bancone, mai caffè fu così temuto.
Lu fije cameriere: ancora con il suo andamento ridotto porta piatti di alici, cozze ecc. e i peggiori che hanno quasi finito il vino bianco che ti apre, hanno timore, paura, terrore a chiederne ancora. Solo che per il vino si rischia 'o core, e lui con il suo stile, senza falsi sorrisi e finti saluti, lentamente lo ha già portato. Il migliore. Rispetto!   
Magari un giorno il peggiore alto e bravo, diventato bravissimo ora che è papà, e il peggioremeccanico, useranno una collezione di "lu fije" in miniatura per crescere i propri piccoli.           
E ci sarà "Lu fiji parlante" sotto carica a dire frasi gracchianti come:       
- "stann a jucà ng le palline!"         
- "che ta' pinz che me le port le ciambell a lu Brasile?”    
- "ve ne dovete andare!"       


Alla croce inoltre ci sono tanti altri peggiori laterali che fanno da contorno:       
Bevilacqua e la sua combriccola, delle cotolette umane pelose che fino al tramonto giocano a beach e bestemmiano per il solito errore che viene commesso tutti i giorni!!!! Ormai da anni.           
Ci sono gli ultras del Pescara, i Rangers, che se senti un coro o un richiamo folle al megafono è sicuro qualcuno di loro, e poi la direttrice, le palleggiatrici, tumore, le nuove pecorelle fresche, Batman, la matta... fanno tutti parte dell'ecosistema. E anche se con molti nessuno ci ha mai nemmeno parlato, quando poi vanno via mancano, come il gruppo del fratello del peggiore o quella coppia che passava le giornate a giocare a racchettoni, e che cazzo di culo! A trovarla 'na femmina che sa jucà a racchettun!!!



"Che ci giochiamo?" - chiede il peggiore   
"Un vetrino estivo." - risponde l'altro.         
Cresciuti insieme su quell'asciugamano, lì sopra ci sono più titoli di studio che giochi a carte, infatti sanno giocare solo a scopa e briscola e non si possono degnare di imparare un nuovo gioco. Loro sono quelli che arrivano quasi sempre per primi, al mattino. Poi, piano piano arrivano gli altri, reduci dalla serata precedente, ancora vivi. L'ultimo è il solito pluripremiato peggiore dell'anno, il principe dei peggiori, che per lentezza e schifezza non ha eguali ma emuli. Arriva e sembra un modello, perché veste alla perfezione la divisa del peggiore trentenne di Pescara al mare. Sfila sulla passerella, andamento stile lu Fije, veste zoccole, il solito costume acquistato in tempi liceali, maglia della Croce (e qui ringraziamo Alessio che per tanti anni la maglia ce l'ha fatta cambiare) oppure maglia del Bar Napoli, Bukowski, delle Palmiadi, del calcio Brutale, del Vendotto... eeeehhh... sulle maglie abbiamo una collezione che farebbe invidia a qualsiasi puttanella!  
Per accessori il peggiore indossa uno zaino (lo stesso da anni) nel quale contiene i racchettoni, relative palline, il solito telomare zezzo, un libro e qualche residuo economico della sera prima con il quale spera di organizzare una colletta per bersi un paio di Tuborg. Sempre che il peggiorecapo approvi, perché quest'ultimo che vive con il bicchiere in mano, al sole non beve, dice che suda. Mah! Bau!    
Il modello arriva sotto la palma, lentamente, e mentre sfila le cordicelle per aprire lo zaino silenziosamente ti rutta in faccia un soffio che è un misto del pranzo appena fatto e dell'alcool della notte brava passata. Molla una bestemmia, guarda i suoi compari peggiori, ne prende uno a caso e gli chiede come sta, ma a modo suo:     

- "Chi ti stì a scupà mo'?"    

E poi tutti insieme a parlare dell'argomento principale di discussione del peggiore trentenne di Pescara al mare: la ricostruzione della serata trascorsa in compagnia de li cumbign'. Ognuno ci mette un pezzo...       
- "Aaaaahhh! Già è vero! L'avevo rimosso."         
- "Ma tu che fine hai fatto? A un certo punto sei scomparso."
- "Ma ti sei ingarrato? Boh! Non me lo ricordo. Mi sono ingarrato?"
- "Domandamelo!"   

E quante risate, e poi ancora risate e risate. E quanti buchi nella memoria che non saranno mai tappati nonostante gli sforzi collettivi, ma tanto qui entra in gioco la magia. Si perché passano gli anni e cambiano le situazioni di tutti, ma misteriosamente i ricordi che poi rimangono sono proprio quelli lasciati lì nella notte, in qualche bar, su qualche marciapiede o spiaggia. Proprio quei ricordi che non ci sono non saranno mai dimenticati, e l'estate trascorsa con i peggiori resterà la migliore. Ed un'altra sta andando... que sera sera!
 


C'è il tempo per un bel vetrino estivo in quell'altro posto pieno di matti, il vicino Bar Napoli. I peggiori lì hanno la loro tecnica anche per ordinare, basta dire il numero perché i baristi di turno sanno già che cosa vogliono. Baristi matti, capitanati da Massimo, uno che ha un bar che si chiama Napoli a Pescara e tifa per la Roma... mah!                                      Il vetrino estivo, spesso il pranzo del peggiore trentenne di Pescara, è una paletta di gelato a gusto variabile su del caffè zuccherato, il tutto ricoperto da uno spruzzo di panna e una colata di cioccolato sciolto. Oh yeeeeaaahhhh! Gustoso, pratico ed economico, proprio come un bel pompino! Solo al Bar Napoli è possibile trovare il vetrino estivo originale, ma senza monopolio, nel senso che ha un prezzo variabile e in base alla sua quotazione muta l'andamento della giornata del peggiore trentenne di Pescara, il meteo, i governi, l'economia, le guerre. Il tempo di una breve lettura dell'oroscopo della gazzetta dello sport e al pascolo si riattraversa la strada per tornare a lu mà, tanto poi la serata sarà lunga e ci sarà ancora tempo per il Bar Napoli e i suoi matti.  

Come un gregge dritti dove l'acqua non più limpida riscaldata dal sole pomeridiano arriva nelle zone pubiche, loro in cerchio a dire cacate, a tirarsi le cioppe, a guardare le pecore:           
-"frechete che milfona!"       
-" e quelle lì? Guarda che teen!!"   
A commentare le persone in base alle categorie di youporn: amateur, mature, redhead, milf, teen, lesbian, anal, asian, couples, german, big tits, big butt, latina, brunette, gay, hairy, pantyhose, granny... loro saprebbero selezionarle tutte alla perfezione.    

E alla fine arriva.... il signor Felice. Compare da lontano, è in costume sul bagnasciuga ed è abbronzatissimo, bellissimo, elegantissimo. È un signore di una certa età, non si sa mica quale ma alcuni ipotizzano che abbia diversi secoli, lui è la personificazione vivente del mare, quello vissuto sulla spiaggia di Pescara; un'antica anfora danzante che contiene il segreto della vita. I peggiori lo chiamano con stima infinita il Matto d'Oriente perché come insegna la peggioredellaBiblioteca lì è racchiusa la saggezza e da Oriente nasce il sole, la vita. E da quell'araba fenice del lido Oriente nasce anche la spiaggia di Pescara e il signor Felice.
Lui, inizialmente deriso, poi compreso e quindi apprezzato, stimato, idolatrato... passeggia a braccia aperte per assaporare a pieno il sapore del mare, poi si esibisce in quelli che lui chiama esercizi e che ai più possono sembrare dei passi di danza, che nessuno é capace di rifare. Percorre tutto il litorale e osserva con un occhio il mare e con l'altro le donne, riconosce i peggiori e alzando il mento accenna loro un saluto. Se le condizioni filosofiche sono favorevoli decide di aprire per qualche minuto la sua anfora, spiegando loro la teoria del trafiggiamento, della paperella, dei suoi esercizi.     
Le sue movenze in riva al mare ti fanno capire che ti trovi in un luogo magico... che il lungomare di Pescara contiene qualcosa di speciale, che è il momento di mettere in moto e far diventare questo mare meglio di Wimbledon. E vai con le mazzate, colpi di racchettoni fino a sfinire, salti, tuffi, corse... salvataggi incredibili... la magia della pallina che rimbalza sull'acqua. E non è racchettoni in realtà ma racchettesi, che è un altro sport, pericolosissimo perché quando sei in difficoltà e riemergi dall'acqua allora puoi mettere quel racchettone di legno pesantissimo davanti alla faccia perché è sicuro che il tuo compare mirerà a farti male ed eliminarti. E quella merda del principe dei peggiori che dopo 45 minuti di mazzate, guarda il compare sfinito e rotolando la palla in aria per farla asciugare grida:           
"Mbe'...juchem'?" (Iniziamo a giocare?)     
Nel mentre quelle cacchette che facevano tic e tac nelle vicinanze con i propri racchettoni se ne sono andate per la vergogna e all'assicuratrice che vuole stipularti la polizza per la vita potrai dire che fai paracadutismo o kyte surf, che vai in in moto guidando alla Furmage, ma non che giochi a racchettesi.  

Nel frattempo ci sono sempre quelli che hanno messo in moto una serie di partite a bocce, che potrebbe sembrare uno sport comune ma grazie alle solite varie varianti variabili instaurate dai peggiori diventa attività peggiore anch'essa.         
"Ma perché lanciano quella pallina da tennis dopo aver tirato il boccino?" Si chiede la vicina bacucca.          
Quella è la safety car, la sicurezza è la prima cosa, dice il peggiorecapo... pericolosa sicurezza, e guai a giocare senza la safety. I lanci sopra le palme, sugli ombrelloni, al salto, all'indietro, sui lettini, l'introduzione del merlo... anche qui quanta fantasia con quelle bocce fatte di acciaio puro in mano. 
"E ha truvat' lu tosct!" Quando sbatte su una sdraio, e pensi che lui non se n'è accorto invece se n'è accorto, se n'è accorto... lu fije ti ha squadrato da lontano e sa che quel bozzo l'hai fatto tu. I peggiorifontanellesi hanno sempre uno stile inconfondibile e una marcia in più quando si parla di bocce, è nella loro cultura.          



Il cestino si riempie di Tuborg vuote, la giornata sta terminando e il sapore del vetrino estivo è quasi svanito dalla bocca, non ci sono le convergenze astrologiche per il calcio brutale che è così bello proprio perché è raro. Allora si va in quell'albergo chiamato casa e con calma veloce ci si prepara per una nuova serata... possibilmente si uscirà con un mezzo a due ruote, preferibilmente bici... perché...trallallero trallallà... a Pescara puoi andare in bici fino all'anima.
        
Va a finire che in serata il tempo è anche un po' cambiato e mentre ci si sposta per chiudere i cari locali giusti, Croce, bar Napoli o Lampara, tra una colletta, una serie di Petrus, Genziane, Mojito, Gin Tonic, le birre nel bicchiere di plastica, quelle a Beto... a quell'andamento bar-collante sembra esserci un tizio che con un monoruota segue quelle bici sul lungomare suonando il violino e canticchiando
...raindrops keep falling on my head... But that doesn't mean my eyes will soon be turnin' red...la la la la la...la la la la la la.... Because I'm free!!! Mary Poppins plana dolcemente sul muretto del lungomare, è bellissima e la salutiamo alzando il braccio, il peggiorepazzo le regala il suo largo sorriso... eheheheh! Il principedeipeggiori si ferma e ci prova anche con lei: "pumpem'? E jammè! N'ingaratucc'!!!".    
E gomito alto, gomito basso... gomito su, gomito giù, potrai trovare proprio il peggiorepazzo steso a una rotonda a litigare con la Croce Rossa, il peggiorepiù cadere oltre la siepe.. eh.. dopo un mese di birre la siepe il guardo esclude, cosmicamente lo cantava anche quel pessimista attaccato a una sedia, in casa a una sedia? Noi ti avremmo attaccato a un bancone e vedi che poesie ti sarebbero uscite! E lo fanno anche studiare a scuola, ma fateci il favore!!! Metteteci questo Manifesto e distribuite i peggiori alle commissioni d'esame se volete una generazione seria.
   C'è quello lì che assomiglia ad Arsenio Lupin, profuma di acqua di Colonia ed è un forte amante del mare selvaggio, Cerrano in particolare; lui il peggioregentiluomo che con "la figlia del diavolo" se è in ritardo vuol dire che ha trovato modo di assaggiare l'asfalto col suo motore. Il peggiorecheese Furmage dorme accanto ai buttafuori della Lampara, seduto sul muretto, qualche Bresciano spaccia dall'altro lato e lui stremato dal lavoro non vuole perdersi lo spettacolo perciò la notte dorme lì, ci sarà il peggiorepacco che forse lo riporterà a casa. 

Di nuovo, il giorno dopo ancora sulla spiaggia a domandarsi di quelle misteriose ferite e delle flatulenze chimiche, così passano i giorni e arrivano gli appuntamenti fissi.          
C'è il compleanno del peggiorescemo che è sempre una buona occasione per aprirsi visto che poi l'estate è ancora lunga. Si questo qui non è pazzo ma proprio scemo, biondo come Di Caprio, come quest'ultimo attende il premio Oscar, lo scemo aspetta e meriterebbe ogni anno quello per il peggior trentenne di Pescara. Onorificenza che però fino ad ora gli è sfuggita, mal che vada avrà quello alla carriera e non glielo toglierà nessuno. Inventore dell'elicottero, quello fatto in pubblico in maniera naturale, nella notte gira con in testa una gran bella coccia di cavallo e per avere le spalle coperte ha una sorella poliziotta e un fratello avvocato. La mattina legge il giornale locale per scoprire cos'ha fatto la sera prima... che schifoso!!!!          
E poi l'uomo che fa pipì nelle bottiglie.... si dai, prendilo quel cazzo di telefono da 19 euro e 90 e chiama il tuo puul di avvocati, tanto basta che vai a chiamate recenti. La crème dei peggiori ha almeno un fratello avvocato, altrimenti perché questi stanno ancora a piede libero? E poi, comunque, gli avvocati parenti servono a difendere anche lì cumbign. Per esempio ci sta il peggioreAcchiappone che prima di trasformarsi in Giustino ci va per una consulenza, oppure il peggiorecantautore che ne ha bisogno per guidare a fari spenti nella notte per vedere se poi è tanto difficile.... farsi beccare dagli sbirri in coma!!  
                                                                                                                        ..tu chiamale...se vuoi....        
Eh...avvoca'! Mi sa che st'estate t'attocc' a fa gli straordinari, atr' che aironMen!!!          

C'è il Memorial che viene fatto ad una persona che purtroppo è ancora viva, chiamato anche main event; è una bella partita a biglie serale sotto i riflettori della Croce accesi gentilmente da Alessio, di solito la vince quello che riesce a rimanere più sobrio, o meno ubriaco.          
C'è Ferragosto, che contiene il pubblico delle grandi occasioni e infiniti greggi che pretendono il peggiore in forma smagliante, per fare quello che abbiamo descritto fino ad ora o peggio... molto peggio; si perché sono questi i  giorni in cui il peggiore cambia marcia, accelera e se ne esce la catena.         
C'è San Franco e i fuochi d'artificio di Francavilla, occasione giusta per un incontro di porcate gastronomiche e non solo, luogo ideale è la casa del principe dei peggiori, una delle tante case di Francavilla. Chef perfetto è il fratello del peggiore che sembra il cuoco di South Park mentre il peggiore meccanico guarda in disparte invidioso, e magna! Caro D'Annunzio, i tempi sono cambiati, ora i pastori sono sempre meno e le pecore molte volte scendono all'adriatico selvaggio sotto forma di arrosticini, e noi che siamo dei maiali se non ce le possiamo pompare quelle pecore ce le mangiamo. In un'orgia culinaria quella sera il sapore dell'arrosticino si mischia con quell'altra porcata del torcinello pugliese portato da quel peggioreadottivo che di Pescara non è sulla carta, ma lo è di spirito e d'animo. 
Lui, peggiore che quando abbandona il lavoro milanese non torna in Puglia a San Severo, ma si ferma a Pescara per stare in compagnia degli altri peggiori, ti si ficca in casa senza che te ne accorgi e ti prepara frullati e se non ne trova una va a dormire nella pineta di Pescara nord, di fronte alla Lampara perché caro D'Annunzio, questo qui si che conosce le tamerici salmastre e ha capito cosa intendevi con "verde come i pascoli dei monti". Beh, questo peggiore non ha saltato un weekend d’agosto pur di farsi 1200 km a settimana; è la risposta affermativa a quelle stronzate che ti passano per la mente e che sai rimarranno dei sogni che nella vita non farai mai: questo qui invece quelle cazzate le fa! Questo qui, forse … in fondo non esiste! E’ l’amico immaginario che avevamo da bambini, ma cresciuto … un po’, nemmeno troppo!          
In quella notte di San Franco, sopra i fuochi le pecore si magnano, sotto i fuochi spettacolari si pompano, sempre le stesse a cadenza annuale. E poi magari prima di ripartire con la bici ci scappa un altro bicchiere di vino, che sia abruzzese o pugliese, portato da quella peggiore che si fidanza con i vincitori del premio annuale di peggior trentenne di Pescara. 'Na bella pezza pure lei che se li sceglie con il mirino. La famosa Dannunziana peggiorefigliadiIole.  

C'è il compleanno dei peggioriviaggiatori o quello del peggioregiancarlo, a distanza ravvicinata magari ci scappa che ci si apre per bene, e poi...finalmente...arriva il giorno tanto atteso... 



LE PALMIADI         


È un sabato di settembre e l'estate è trascorsa con tanta allegria, serenità e qualche temporale improvviso che porta cambiamento e nuova vitalità.   

Le Palmiadi, letteralmente "i giochi della Palma", dietro al lato ludico della questione nascondono la celebrazione simbolica del matrimonio tra il peggiore trentenne di Pescara e il Mare, sacramento che si ripete ogni anno per rinnovare questo rapporto così stretto; perché ci sono quei peggiori che non sanno ancora cos'è l'amore, ma tutti loro conoscono benissimo il significato della parola Amare. E non è un caso se non puoi nemmeno scrivere amare se non ci scrivi Mare, ed è vero… cazz!

Sul meteo non ci sono mai stati dubbi...     
....sarà sereno, potrai venire.... senza ombrello!!!! Tututu tututu tu tutututu!!
♫ 
"Il sole imbionda" alto nel cielo e sembra quel video di Shakira e Rihanna, non lo puoi guardare per due minuti senza che dopo ti senti un po’ irrigidito e bagnato.       
Allora i peggiori si ritrovano sotto la solita palma al mattino per una giornata che sarà lunghissima, la leggenda narra che in quel giorno ci sia spremuta un'altra estate parallela e alcuni di loro vivono dentro la giornata delle Palmiadi ... tutti i dì, vorrei poterti dire, vorrei poterti dire, vorrei poterti dire di siiii!!!
♫  
Già il ritrovo mattutino è una pura novità in quanto presuppone che la sera prima, per una volta, ci sia stata una leggera quiete, prima di far scatenare questa tempesta di emozioni.       
Dietro questa singola giornata, un'organizzazione professionale durata un'eternità.       
La mente da cui è partito tutto ciò è quella del peggiorecapo, e non poteva essere altrimenti. Sarà lui ad essere ricordato come il nostro Cortese DeCoubertin che ha promosso i sani valori degli amici, la pizza, il nazismo... Dittatorialmente sarà lui ogni anno a stabilire la data esatta delle Palmiadi, e di rimando a programmare le ferie e gli spostamenti de li cumbign'. Stabilisce i vari compiti che spettano agli altri peggiori nei mesi che precedono l'evento, all'occorrenza mette mano al suo portafoglio senza fondo in quella chiappa enorme, sarà il coordinatore generale dell'evento dall'inizio alla fine ed oltre la fine... lui è il braccio destro di se stesso. Gli altri peggiori lo lasciano fare ed eseguono le consegne, sia perché è così bello vederlo all'opera, ma anche perché sono certi che il peggiorecapo metterà in moto una gran bella situazione, come ha già fatto in infiniti casi. Ogni tanto è presente qualche piccolo disordine.... anche qui per due motivi: primo, fa troppo ridere vedere quando il peggiorecapo si incazza e comincia ad abbaiare (soprattutto vanno notate le motivazioni) e secondo non si è mai vista una dittatura senza un po’ di insurrezione, che ci sta sempre bene.      
Allora ci sarà il peggiorescemo ad occuparsi dei video di presentazione, il peggiorealtoebravo penserà alla realizzazione delle magliette con un design pazzo e innovativo come merita l'evento, il peggioredoppio invece penserà alle coppe per le premiazioni sempre che poi qualcuno a caso non le butti nel bidone di fronte... Il peggioreScekkettu penserà alle varie ed eventuali, le peggiorifemmine penseranno alla robba da magnare preparando delle fantastiche sborratine che dovranno bastare per tutta la giornata, anche perché per il mangiare e bere è sempre il momento giusto.  Il principe dei peggiori, lentamente, porterà il suo corpo, ed è già abbastanza così.  
Ci sono tutti. Si sono dati appuntamento venendo da più parti d'Italia e non solo per condividere lo spirito peggiore, il francese e il tedesco si sono da poco stretti la mano ma sembrano conoscersi da una vita... perché l'essere un peggiore li accomuna. C'erano un francese, un tedesco e un italiano... 

Si raccoglie la quota pro-capite che è di euro 21e80.         
Ecco... 21 euro e 80 centesimi, un importo strano, non arrotondato, potrebbe sembrare il frutto di una serie di calcoli fatti con scontrini alla mano, dove ognuno rivuole esattamente la cifra che ha speso ma no, non è così.           
Ricordate il marciapiede di cui si parlava nel primo capoverso? Si, proprio quello. Ventunoeottanta è il frutto del peccato occasionale, improvvisato con gli avanzi di una notte alcolica. E mentre filosofi, psicologi, giappocinesi, poeti, registi e sognatori hanno speso la vita alla ricerca della felicità senza in fondo trovarla, i peggiori l'hanno scoperta nella quota di 21euroe80, che hanno un potere d'acquisto di migliaia e migliaia di euro, o forse di migliaia di Lire, vale di meno ma è più bello e quindi.... vale di più.   

Dopo aver raccolto questa quota ed essere diventati il gruppo più ricco della galassia, Per aprire la giornata il peggiorepiù decanterà D'Annunzio invocando le pecore montane, e chi può decantare e aprire meglio del peggiorepiù? Da tutte le parti, anche sotto casa tua. È ancora presto ma lui è già a livello, da circa un mese.    
La sacra consegna delle maglie, investitura ufficiale ad essere un peggiore e poi tutti mano sul cuore perché un evento di tale importanza merita un inno di egual valore. Ispirato da chi non vede e non sente da tanto, troppo tempo, quel peggiore non poteva comporlo e pensarlo in maniera migliore e quelle note, quei versi, le rime e i coretti, resteranno per secoli ad animare la leggenda dei peggiori trentenni di Pescara.   

"Palmiadi così, facciamo bestemmiare lu fije... facciamolo bestemmiare!!!" ♫         



Padroni autorizzati della spiaggia, sotto lo sguardo cagnesco del peggiore capo e l'occhio fulminante de lu fije, si comincia con l'intenso programma.          
Una Dab si scopa una Tuborg e partorisce un'Estrella. I rapporti sessuali tra birre saranno infiniti e porteranno la giornata in quello stato dimensionale che si trova tra sogno e realtà, sembra di essere dentro un opaco e offuscato video dei Bee Gees, mentre vivi la giornata ne sentì già nostalgicamente la mancanza!

Delle Palmiadi questo manifesto ne parlerà in maniera relativamente breve perché le Palmiadi si vivono, non si scrivono.           

I giochi, pochi... ma fantastici:         

Supermacsi gara di biglie per il trofeo COPPA BAR NAPOLI:    
E delle biglie, del cantiere, delle schiccherate, delle regole e delle posizioni, è già stato detto... per l'evento mondiale dell'anno tutto è più amplificato che nemmeno un paio di casse della macchina del peggioremeccanico attaccate ad una delle tante batterie che si porta nel marsupio potrebbe amplificare così tanto la tensione di questa gara. Sembra una metafora, ma venite a vedere cos'è la coppa Bar Napoli e vi accorgerete che il pannello delle casse è proprio lì, affianco al cantiere.        


BOCCE
E' la spina dorsale dell'evento, può sembrare una competizione di secondo piano ma in verità vi dico... Lasciate che i peggiori vengano a me!!!    
Perché le bocce coinvolgono tutti per quasi tutta la giornata e quindi la vita, dalla composizione dei gironi, l'estrazione, l'arbitraggio... la sicurezza, poi le eliminatorie, le semifinali e le finali. Il tutto da far coincidere con le altre competizioni grazie al dono dell'ubiquità di cui è dotato il peggiore in questa meravigliosa giornata... perché lui è uno, trino... ed equino, suino, bovino, ovino...      


RACCHETTONI
...o racchettesi, come ci piace chiamarlo. Attività riservata a quei peggiori che si cimentano durante l'estate in questo gioco, e non a tutti. Quarti, semifinali e finali a giudizio del peggiorepiù che metterà i voti in base a criteri di valutazione prestabiliti, ma altri peggiori saranno pronti ad aiutarlo nel suo giudicare perché dopo alcune ore di Palmiadi la mente potrebbe essere un po' offuscata.           

BOCCE IN ACQUA
Semplicemente... il gioco più divertente della storia. Divertente da fare e da vedere.      
In breve, si gioca con le bocce di plastica colorate, non con quelle di acciaio puro arrugginito e lo so che l'acciaio non fa la ruggine ma lì c'è, andatelo a vedere. Si parte tutti in riga, anzi in striscia, dal bagnasciuga con l'obiettivo di raggiungere gli scogli tiro dopo tiro (dalla striscia) e tornare indietro al bagnasciuga. Il peggioreCamillo è l'arbitro fisso designato, perché una doppia visuale ci vuole per non sbagliarsi... boccino, unduetre tutte le bocce in aria poi in acqua, correre all'impazzata e ridere e venitelo a vedere o meglio ancora a fare che nemmeno una sana scopata è meglio. Yeahhhhh!!!!! 

CALCIO BRUTALE
Uno stile di vita!       
Gli amici,       
La birra,         
Le altre cose...
Qua torna Omero, il già citato, e finalmente viene data una risposta alla domanda: perché a scuola ci facevano studiare per tutte quelle ore "epica"? A che cazzo serviva? Quante volte ce lo siamo domandati? Domandatevelo! Era per comprendere, solo per intenditori #QCS
"La follia delle infinite regole"... un contraddittorio tema carissimo al peggiore trentenne di Pescara, che vede la sua nascita verso la fine dello scorso millennio proprio con la creazione del calcio brutale. 


E l'intorno diventa contorno
Il mare.... si placa.
Il Sole si appoggia
sull'alto seno
Si intimidisce,
diventa rosso.
Aspetta, osserva...
Si gode il brutal
E poi chiude il giorno.


Con il rito del calcio d'inizio dall'antichità cala un'aura divina, il presente diventa storia, lo sport è allo stato puro. Il pallone c'è... ma non importa, a volte lo vedi stare lì da solo per alcuni minuti senza che nessuno ne sia interessato, fa quasi tenerezza mentre attende di essere preso a calci ma niente. I calci ci sono, ma sono riservati ai corpi de lì cumbign'
"Caro pallone,           
Te ne stai lì, piccolo piccolo, tuttotondo e tutti ti vogliono, ti cercano, ti rincorrono, ti prendono a calci... ma qui servi solo da contorno e non farti troppo il Figo! Gu"           
Le botte di gioco sono gesta eroiche, il venir meno ad una delle tante regole è una violazione al codice d'onore, l'esultanza per il gol è un gesto di rispetto, le punizioni corporali... piacevoli sacrifici.          
I due capitani storici, obbligatoriamente sempre presenti, preparano le due squadre che non stanno lì a contendere ma a condividere... la pura brutalità.   
Correre dietro a una pecora mentre qualcuno si piscia addosso, è il ritratto della vita quella senza cliché e preconcetti culturali perché se devo pisciare piscio e se passa una bella figa le corro dietro solo per strapparle un sorriso... quella sera prima di dormire si ricorderà di noi oppure può andarsene affanculo! 
Il piacere del dolore, il capo diventa un bulldog, lo scemo alza la guardia, il principe diventa Re dei nani quelli piccolini nani... che corrono! C'è qualche bella sorpresa come i calci volanti e le acrobazie del peggioreadottivo e qualcuno che è costretto all'abbandono onorevole per defezioni fisiche.      
Lu fije fa da incredulo spettatore e ti fa sentire come se avessi riempito di orgoglio e soddisfazione un genitore, probabilmente se i peggiori potessero stilare una lista dei dieci giorni più belli della loro vita, ognuno di loro metterebbe almeno un tramonto in riva al mare con il calcio brutale.     
Così tra ceffoni, cazzotti, calci, ammucchiate, applausi ed esultanze varie, succede che alla fine una delle due squadre vince ma a festeggiare sono tutti, in acqua sfiniti, con il sapore di salsedine a disinfettare le ferite e la sensazione di aver condiviso... alla grande!          


Chiusa l'attività sportiva delle Palmiadi ci si dedica al terzo tempo per esplorare il distretto in tutti i suoi angoli. Il distretto è l'espressione del peggiore trentenne di Pescara al mare... di sera. Gli elementi cardini sono dei locali a caso scelti al momento, e a caso sono lo stabilimento Croce del Sud, il Bar Napoli e La Lampara.  
Si comincia il defaticamento con la cena sociale della Croce del Sud.... obligado, fritturina! Belli belli sbarbati e con la panza piena si va ad occupare il Bar Napoli, MDBN con la camicia regatagli dal peggiorecapo fa da mattatore e da presentatore alla cerimonia di premiazione, si è vero... ci si sente a casa, anche perché molti dei peggiori passano più tempo in questi luoghi del distretto che tra le proprie mura e d'altronde la casa non è tale se dentro non c'è un bancone.
  Alla Lampara poi rimangono i più schifosi, quelli che si accorgono che si sta facendo tardi perché è risorto il Sole. Loro, quelli che spendono uno stipendio in una notte, quelli che ti fanno ingarrare con le maniere dolci, quelli che scopano in pineta, quelli che non dormono mai, quelli che l'Acchiappone, quelli che... due volte, quelli che è pazzo, quelli che hanno una bella schiena, quelli che sono senza patente, quelli che cantano gli inni, quelli che laterale discosceso il merlo la triglia la siepe il cratere copia/incolla il distretto l'hai detto! Quelli che se ne andranno a Cerrano, quelli che fanno l'elicottero...Loro! I pastori in compagnia delle ultime pecore da stolcare vanno verso il mare dove sorge l'alba di un nuovo anno perché in fondo le Palmiadi segnano la fine di un'estate alla grande e la fine di un anno, visto che a pensarci bene il vero Capodanno non viene a Gennaio ma a Settembre (...andiamo, è tempo di migrare), proprio la notte delle Palmiadi succederà che arriverà Babbo Natale insieme a Damiano, l'amico immaginario, gli ha dato una mano a credere in se stesso… o forse Babbo Natale è proprio lui, in versione estiva! Sarà lì, al solito posto, con un drink in mano, mentre sul palco sembra esserci Eagle Eye Cherry che uscito fuori da un ricordo adolescenziale canta
Save tonight… and fight the break of dawn ♫ ma a guardarlo bene ci assomiglia ma non è lui, è meglio… è il caro depatentato che ha vinto l'opposizione del nostro Dio ed è lì sopra  ad urlare accarezzo e canto... frutta tropicale! Chiuderà con un duetto con Bauletto intonando l'inno delle nostre Palmiadi e sarà pianto e stridore di denti... Perché si, ‘o caro Altissimo per una notte forse nemmeno Lei potrà fermarci, e Palmiadi così Palmiadi tutti i dì... si salvi chi può! Signor Dio la lasci perdere la Regina dove cazzo sta, si salvi da sola anche lei.    
All'alba i peggiori saranno lì in riva al mare, basso, piatto, coi riflessi d'arancio... aperti, smafrati, vivi... forse.... o forse no! In quell'alba ci sarà anche il Gabriele, Vate cittadino, accanto a noi ad invidiarci, a condividere. Gli presenteremo pecore che non conosciamo, gli spiegheremo la tecnica della cocciata, quella dell'amica cessa, la famosa tecnica dell'olocausto e c'è Massimo c'è Matteo c'è Damiano c'è Cekketto c'è Valerio ci sta Camillo. Insieme al principedeipeggiori cercherà di capire come nell'arco di un secolo si sia potuto passare dalle passionali trame teatrali dedicate alla Duse, a "scupem'! Jammè!!!"...e forse il principe lo farà sentire un po' coglione ad essersi impegnato così tanto. Lo porteremo sul Ponte del Mare a spiegargli che cosa ci fanno i peggiori lì sopra, lo faremo conversare con lu Fije, assaggerà il vetrino estivo, gli racconteremo di quella sera in cui la Lampara è diventata BoraBora e tutti si sono ingarrati con tutti, maschiefemmine, maschiemaschi, femmineefemmine.  Faremo all'infinito tutte le cacate descritte e il peggiorecapo gli presenterà il mare a Pescara ai giorni nostri come solo lui sa fare,  guai a contraddirlo. 
Caro Gabriele, leggerai della leggenda dei peggiori trentenni di Pescara e una roba del genere avresti voluto scriverla tu ma non ti sarebbe venuta così bella perché non l'hai vissuta e non sei coglione quanto noi.        
Che poi #unbrindisiallanostalgia
si sa come vanno a finire certe cose, forse finiranno o forse peggioreranno ancor di più,  ma comunque i giorni passati con i peggiori resteranno nella memoria per sempre e poi ci ritroveremo tutti là, come le star, a bere genziana al bar Nà, su quel lungomare, sotto quella palma, in un tramonto brutale. Perché i peggiori così immaginano il Paradiso e poi state a vedere che magari ognuno può scegliersi il suo ma più bello di queste risate e di questi coglioni cosa si può immaginare? In Paradiso quelli che ci stanno sul cazzo, che ci hanno fatto soffrire, che non sopportiamo, saranno rinchiusi lontani, in un luogo che assomiglia a Chieti, talmente sfigati e ♫ fuori dal tunnel del divertimento da pensare addirittura che quella Chieti sia bella perché non sanno vedere aldilà del proprio nasone.         
Noi peggiori, noi coglioni… in bocca... staremo ancora lì in riva al mare ad aspettare il passante di turno per un bel calcio d'inizio brutale, esploderemo in un brindisi al cantiere, giocheremo con i nani... e anche se saremo solamente amata terra per i ceci, noi saremo vivi come quando lo eravamo davvero e a volte ci sembrava di essere in un sogno celestiale, perciò non vedevamo l'ora di addormentarci.... ovunque... anche alla Lampà, contando le nostre amate pecore vicino alla siepe...          

...mentre gli occhi si chiudevano...  


...uno...

              ...due...

                            ...tre...

                                        ...quattro...

                                                     …quattropiùuno.

 



Cekketto






























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