domenica 22 settembre 2013

Amichevole di biglie 22.09.2013



REcensione di ValeriomattodoccidentePierantozzi

Finisce l'estate? E chi se ne frega! Una settimana dopo l'evento dell'anno, le Palmiadi, decidiamo di far bestemmiare ancora Lu Fije intralciandolo nel suo lavoro di fine stagione. Si mette in moto un bel cantiere distribuito su un circuito stranamente circolare, che sembrava veloce ma nascondeva varie parti triglia.
I molti doppiaggi e la confusione in pista per le posizioni mescolate hanno portato quasi tutti i partecipanti in gara a infrangere la regola dell'amico.

Partenza al salto con la sedia con piscina a disturbare all'atterraggio e super veloce parabolica che portava in rampa per il salto racchettonato. Ta-Ta obbligatorio e poi di corsa verso la nuova rampa che portava al tubo di rame discosceso (e per questo difficile da penetrare). Pochi decimetri e nuova rampa che portava alle colonne di San Patrizio (in quanto verdi) in mezzo a cui si doveva passare per forza. Gobba desertica con plastica sulla cima, fossa, e poi di corsa verso il salto sul lettino che a volte era amico e volte no. Atterraggio in rampa con arrivo al salto iniziale.

VALERIO: scatta in avanti al primo giro, e al quinto e ultimo rischia quasi di doppiare tutti. Incontra però del traffico che gli fa perdere notevole tempo e da dietro lo rimontano: quella che fino a quel momento sembrava una gara in solitaria diventa una battaglia. Bauletto con un grande giro lo riprende e per un attimo lo supera. Ma oggi non vuole sentire ragioni: mantiene sempre la calma e la concentrazione anche quando gli eventi sono contro di lui. E alla fine si invola per una vittoria meritata.

LUCA: Parte malissimo, a causa forse della pressione dovuta alla grandissima vittoria all'evento palmipede. Ma la sua più grande qualità, oltre alle ottime schiccherate cui ormai ci ha abituato, è quella di non mollare mai: fino all'ultimo colpo lui continua sempre a crederci. Dopo una gara passata spesso in rimonta, facendo a sportellate con Baule e Camillo, riprende il Baule all'ultima tornata e lo supera al salto del lettino. Le mosche provano a banchettare, ma batte anche gli insetti gettando il cuore oltre l'ostacolo.

BAULETTO: Alterna colpi superlativi a ingenui errori. Dopo una splendida rimonta ai danni di Valerio, si lascia banchettare con grande gioia di tutti. Viene ripreso da Luca e superato nelle curve finali. Per lui è stata una gara dove il traffico lo ha inevitabilmente condizionato. Ma non può essere una scusante, perché così è stato per tutti e l'occasione per vincere, al quinto giro, ce l'ha avuta. Comunque arriva l'ennesimo podio di una carriera ricca di vittorie.

MASSIMO: Una prima tornata da pena lo lascia indietro indietrissimo. Alla quarta poi si sveglia e compie un giro strepitoso, recuperando il tempo perduto, superando un Camillo in crisi e riprendendo il secondo e il terzo, che però stavano avanti di un giro e rischiavano di triplicarlo. Alla fine si sdoppia da Bauletto e rimane doppiato solo dai primi due. Se fosse partito con più concentrazione avrebbe senz'altro lottato per la vittoria. Autore del supershot di giornata.

CAMILLO: Parte bene, battaglia a lungo per il secondo posto, ma poi la trappola dei racchettoni (da lui ideata) lo affligge, lasciandolo in rampa per una ventina di tiri. L'alcool e la malattia fanno il resto. Il traffico non aiuta. Si sveglia solo verso la fine, quando ormai è tardi, e finisce quinto una gara che conferma il suo recente trend negativo. Si fa notare per alcune schiccherate all'indietro per disturbare gli altri competitori.

ILARIA: Esordio in una gara di biglie e soprattutto all'inizio si vede. Rimane ferma qualcosa come forse 50 tiri ai racchettoni, ma quando riesce finalmente a passarli prende via via sicurezza e inanella buone schiccherate, tanto da farle riprendere e superare Pacgiù. “L'esperienza conta”, come gli ha detto il vincitore di giornata. E se conferma il suo impegno potrà presto dire la sua sui circuiti bigliati.

PACGIU': “Mano di Belzebù” o “Figlia del Diavolo”, come è stata soprannominata per la malattia di essere mancina, non conferma assolutamente le ultime buone prestazioni. Deconcentrata, pigra, svogliata: una gara orribile, sempre nelle retrovie. Rischia tuttavia di essere decisiva verso la fine quando non fa altro che disturbare il battistrada impedendogli di passare i racchettoni. Finisce triplicata dai primi tre in classifica. Da segnalare di nuovo la posizione dello stretching.

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