Il progetto prevede un pilone centrale, leggermente inclinato, che sostiene una fune primaria alla quale sono fissati i tiranti secondari che sostengono e bilanciano i due rami separati del ponte, di larghezza 4 m (sede ciclabile) e 3 m (sede pedonale) che alle estremità confluiscono gradualmente verso un'unica sede di larghezza 5 m circa.L’intervento dal punto di vista urbanistico ricade all'interno dell'ambito territoriale del Piano Particolareggiato denominato P.P.2.Il ponte si articola con un tracciato curvilineo che unisce le due riviere all’altezza della rotonda della Madonnina, a nord, e in corrispondenza del Lungomare Papa Giovanni XXIII a sud.Le rampe di estremità procedono con una sede unica, dedicata all’uso ciclopedonale, di larghezza variabile da 5.95 m a 7.42 m, mentre il tratto centrale di scavalcamento del fiume avviene con due impalcati separati di larghezza di 4.2 m per la sede ciclabile e 3.2 m per la sede pedonale.La lunghezza complessiva del manufatto è diversa a seconda dei percorsi ciclabili o pedonali:
- Tracciato ciclabile: 440,72 m;
- Tracciato pedonale: 465,60m
- Superficie complessiva degli impalcati: 3.108 m2
La pendenza delle rampe non supera il valore dell’8%, accessibile a tutti, come previsto anche dalla normativa per le rampe idonee ai portatori di handicap in carrozzina.
Una pendenza dell'8% il che renderebbe il ponte inaccessibile ai disabili quanto alle mamme con i passeggini;
Un'altezza di 14,5 metri dal suolo il che lo renderà soggetto a delle oscillazioni non indifferenti per chi riuscirà a percorrerlo;
Il mancato contributo allo snellimento del traffico;
Un esborso di circa 7 milioni di euro (che comunque sarà in larga parte finanziato da imprenditori locali).
2 commenti:
Non verrà mai finito. L'unico vero stimolo a completare i lavori erano i giochi del mediterraneo, ora solo cuccitella può fare qualcosa...
vota andonio
Ponte del mare (che poi è sul fiume), altra grande opera dell'architetto giapponese Naka Gata. Valerio.
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