domenica 16 giugno 2013

MEMORIAL SAVDINI 15.06.2013


MEMORIAL SAVDINI  15.06.2013

Evento serale di rara bellezza, che per rimanere raro e per rimanere bello si ripete dopo quasi tre anni dall'ultima volta.
Dopo aver passato una giornata intera di mare, un breve ritorno a casa per farsi belli, ovvero una doccia veloce e indossare lo stesso costume e la stessa maglietta di dieci minuti prima, e si torna a lu mà.
L'orario di incontro è stabilito....ALLE VENTI, perché così dicevano gli Audio2, e mentre le strade sono affollate di macchine che rientrano a casa, motorini che cadono, ambulanze che..."nin ti muriiiii...sting a venìiiììì" si rientra alla Croce dove c'è Alessio che a quest'ora è rimasto quasi solo abbandonato anche da Lu Fiji, seduto a un tavolino guarda il tg regionale sperando di vedere le immagini di Verratti Immobile Insigne che festeggiano la promozione in serieA.
- Ciao Alè! Come se fossero le undici e trenta di mattina.

Invece il sole si trova a Ponente, e crea uno spettacolo incredibile. Li cumbign sorseggiano già alcune birre sotto la postazione del capo, Lu Fiji. C'è bassa marea e il mare è una tavola stupenda piena di boe, il tramonto è infuocato e qualcuno pensa di chiedere al sole di tornare indietro perché se forse glielo domandiamo gentilmente lui lo farà. Qualcun altro non vuole scomodarlo così tanto e vorrebbe lasciarlo lì almeno per altre quattro ore, scatenando una serie di suicidi pescaresi senza precedenti.
Ma siccome il ponte del mare è chiuso nessuno saprebbe dove suicidarsi, così il Sole ci saluta con un inchino e si rimette in moto dicendo: Ci vedem dumà!

Allora mettiamo in moto anche noi dicendo:"stem sempr aqquà!" e occupiamo il campo centrale tanto amato da quelli che giocano a bicc, una veloce colletta e un felice brindisi con le prime 4+1 birre della serata danno il via al cantiere. 

 Partenza al salto, con posizionamento su altro piccolo salto saltabile anche dal primo, bocce ad ostacolo e passaggio laterale poco discosceso. Rettilineo, curvone dei denari a sinistra e posizionamento in rampa per la prima grande avversità, La trappola d'acciaio ideata da Gialò con passagio obbligado al salto nel tubo e possibilità di ricaduta del tubicino laterale (ovvero collettore di marmitta opel) discosceso alla grande che riportava al precedente rettilineo. Piccola curva a destra e poi il rettilineo dell'ostacolo mobile e infame, con posizionamento delle birre vuote a piacimento di chi le finiva, quindi a penalizzare chi si trovava in questo punto, piccola piscina pepepepepepe, dune del deserto in curva con durissima regola annessa -vietato bere- per chi si trovava in quest'area, poi lungo rettilineo che finiva nella famose Fosse delle Madonne, perché non venivano invocate mica le Marianne. Passagio obligado nelle tre fosse e salto nel Griiiiiin. Uscita dal Griiiiin al saltino, rettilineo con domanda...ma chi l'ha fatto questo rettilineo? L'ha fatto Marco, poi collina con doppia carreggiata un senso in salita, l'altro in discesa per chi non ci Sa fare, parabola delle Spade, parabola dei Bastoni, gobbe di Camillo, passaggio stretto nei polmoni di Gialetta, salto con atterraggio nella parabola delle Coppe, doppia curva veloce con piscinetta, fossi e diramazione stradale con passaggio veloce rischioso al salto con atterragio obligado dopo il traguardo, oppure passagio tirriponato lento ma sicuro fino all'arrivo dove all'accoglienza erano sistemati i 4+1 di bastoni,coppe,denari e spade insieme allo spirito di Mario.

La gara è durata due ore e quindici minuti nei quali il vincitore è riuscito a percorrere un solo giro + tre curve. 
 Cekketto:
Il serale pare essere robba sua, aveva vinto alla precedente edizione e si ripete in questa magnifica serata dove la notte è stellata e il pubblico è quello delle grandi occasioni. Stimati molti più spettatori delle ultime uscite del Pescara calcio. Bambini in delirio, cani che si buttano nelle reti e genitori in blue jeans! Lui è in testa per quasi tutta la gara, ma il momento decisivo è quando, in bagarre con Bauletto, sceglie di passare per il percorso tirriponato e lento seguendo l'antica regola indiana "La fortuna aiuta i timorati". Inutili i tentativi di darlo all'alcool, lui questa sera al contrario del solito regge alla grande. In serata di grazia...a stucà!
Per la prima volta nell'antica tradizione bigliatoria chiude infrangendo la regola dell'amico. 
 Bauletto:
Sceglie di bere acqua, e questa decisione gli costerà il primo posto. Abbinare la sua nota classe bigliatoria alla decisione di fare ubriacare tutti gli altri per sfruttare la sua sobrietà sembra dare lui una facile vittoria su un piatto di frittura, ma non sarà così. Sceglie la via del salto che supera il traguardo dimenticando che per i tiri audaci ci vuole uno stato di grazia, irraggiungibile da sobrio. Perde terreno e alla fine recupera un secondo posto per lui non sufficiente. 
 Camillo:
A inizio gara dichiara VOGLIO FARE SECONDO, ma non porta a compimento la sua missione. Per lui rimane una gara di alto livello, a tratti anche in testa, ma si perde nel deserto prima, e rimane interdetto poi, quando per non rischiare di vincere, manca il suo obiettivo di vita. Non fa i conti con bauletto che lo punisce da dietro come piace a lui. 
 Massimo:
Una gara giocata ai piedi del podio, soffre l'assenza di ponti e si vede. È però autore del tiro della giornata sul salto con superamento del traguardo. Una schiccherata fatta apposta per lui che esalta la potenza del suo dito medio e gli consente di rientrare con un balzo sui primi. Non è cinico nel finale perché la sua mente è orientata a li cumbign, le pizze gli amici.... 
 Gialò: Solita gara a centro classifica senza lode e senza infamia. Non rompe le palle a nessuno in particolare e da bravo papà a fine partita dichiarerà - comunque j sting abbastanza sunat' - 
 Watusso:
La pietra è sempre la pietra, e quando viene ideata una trappola in cui si possono posizionare birre facendo i bastardi con gli avversari, ci va a nozze. Ma la sua mente è ferma lì a progettare future infamate, tralasciando la gara che per dovere di cronaca per lui viene svolta in mezzo al gruppo da gregario. 
 Valerio:
Che merda! Proprio una gara di merda, nelle retrovie, fa a spallate con una bambina, sia in senso fisico che in senso laterale di biglie. Il suo impegno nell'organizzare l'evento non è stato ripagato dalla prestazione indecorosa, avrà recuperato nel dopo-evento?? Azzapumb! 
 Gialetta:
Salva la categoria femminile essendo l'unica partecipante e questo le fa onore. Si impegna tantissimo e purtroppo per lei soffre nelle schiccherate in cui c'è bisogno di forza, però acchiappa una frega e il pubblico maschile dei piccoli è dalla sua parte con cori da stadio, striscioni e tricchetracche. 
 Marco:
Dopo il nuovo Pirlo e il nuovo Verratti arriva il nuovo Gialò che nessuno aveva chiesto. Praticamente non partecipa al cantiere, infrange numerose volte la regola dell'amico, è sempre in ultima posizione ed anche fuori dal tempo e dallo spazio. Dio benedica la trappola mobile delle bottiglie di birra almeno Watusso e Camillo si divertono un pò alle sue spalle scolandosi birre da posizionargli davanti alla biglia. Segnaliamo il suo esordio incolore e lo esortiamo a prendere con più serietà lo sport con la SP maiuscola.

Cekketto