Con qualche
giorno di ritardo, manco fosse il ciclo dopo un pieno involontario, ecco
arrivare il Gran Premio di Capodanno, manco fossero le Palmiadi!
I presenti
all’appuntamento sono tutti presenti, manco fosse un’assemblea d’istituto in
cui si cerca un rimedio contro il pigro, e si decide di brindare e magnare
taralli e mozzarelle pugliesi, manco fosse lu compleann di Damiano!
Sardini e
Cekketto ricordano a tutti come ci si veste quando si va al mare, manco fosse
Carnevale e manco col cazzo che continuo co sti “manco fosse”! Si apre il
cantiere ma gli operai appaiono molto invecchiati, acciacchi e dolori evitano
piegamenti e lavori, con secchielli e pale lontane si pensa solo a crudi e
puttane. Ma non siamo mica dipendenti pubblici perciò senza grandi infrastrutture
ne viene quello che vado a descrivere:
Partenza al
salto del secchio spezzato dall’ira de Lu Fije, atterraggio in zona strettoia
dei bicchieri con rischio attesa per ritiro bagagli nei bicchieri stessi,
discesa supportata dalla staccionata Giannesini rischio attesa falegnameria,
curva antiparabolica, cioè fosso con regola del fuori che non ti aiuta e senza
ghiaccio. Poi dopo la discesa viene sempre una salita e lo cantava pure quella
lì, fosso orizzontale regola del fuori e serie di dossi pericolo di caduta…impettatina
con sottopassascio rischioso che sbucava sull’altopiano di Varsavia, curvone a
sinistra con big cordolo che non era però una parabolica, contro curvone a
destra tirriponato, punta dell’iceberg che ti faceva affondare stile titanic e
incontro ravvicinato “a me mi piace la fregna” e anche pelosa, spruzzata bigliatoria
sull’ombelico e poi succulenta risalita fino a passare tra le tette sode con la
biglia che ne veniva fuori stanca ma oh yeaaaahhh! Sottopassascio di Fontanelle
con legnetto e salto nella fossa delle Madonne dalla quale si usciva solamente
tramite un passaggio segreto tortuoso appena scoperto, piccolo ponte in legno e
poi arrivo al salto di partenza per chiudere il giro.
Bauletto:
Una gara alla Jorge Lorenzo condotta con estrema nonchalance, al comando dall’inizio
alla fine ad eccezione di un nanosecondo in cui viene superato da Cekketto
verso la metà del primo giro. Non c’è storia e chiude lontanissimo dal secondo.
Si conferma anche per la nuova stagione il solito cuore di pietra.
Sardini:
Partenza pessima ed è chiuso nelle retrovie ma ormai lo conosciamo bene e
sappiamo che proprio nel momento in cui tutti vanno a dormire lui da il meglio
di sé raccogliendo strascichi su strascichi di ogni genere. Rimonta alla grande
e raggiunge la seconda posizione per concludere qui la sua rimonta e continuare
una gara di coppia con colui che scrive. Almeno per un’oretta potrà dire di
essere stato con lui, biglia nella biglia come mano nella mano. Chiude davanti perché
gli piace di più.
Cekketto:
Giornata mediocre ma con almeno tre colpi di notevole spessore che gli
consentono di navigare sempre nelle prime posizioni. Si fa distrarre dal
Sardini al posto di puntare al primo posto ed è una disattenzione gravissima,
illude il vincitore di potergli fornire una gara emozionante ed illude il
secondo di potergli dare di più di quello che può.
Camillo: Ci
sta compie oggi il compleanno e per questo merita un elogio e un brindisi
speciale. Solo questo. L’età che avanza si fa davvero sentire, fa fatica
persino a muoversi, fa fatica a rialzarsi dopo ogni schiccherata, fa fatica ma
va avanti.
Il suo è un
quarto posto di puro spirito combattivo, prova a tenere alto l’orgoglio anche
quando il fisico non lo sostiene.
Mark Power:
Sente notevolmente l’emozione della gara, sostiene di poter impensierire il
cuore di pietra ma quest’ultimo lo guarda in faccia dicendo: Io temo solo
Cekketto. Una dichiarazione che psicologicamente fa fuori ogni avversario, lui
per primo. Mark Power ha abbandonato
Damiano: L’amore
da, l’amore toglie… si perché a lui gli piace la fregna! Come si tramanda dagli
antichi. Perde tempo perché sbatte continuamente in quel passaggio lì, proprio
tra le gambe, fingendo che non gli piaccia e non riesce mai a venire dentro ma
sempre fuori. Magari gli sarà anche piaciuto ma per la competizione non va
bene.
Sergio è
pazzo: Fa il solitario in ultima posizione per tutto il tempo ostacolato da
quello che ha mangiato, sta mangiando e mangerà. Un movimento lento e la sua
biglia va di pari passo. Oh Sergiuuuuu portaci a bailar dai…. Ci porta solo
Andip e da infame qual è gli ruba la penultima posizione. Anche vantandosene!
Cha Cha Cha:
La personificazione vivente del motto “l’importante è partecipare!” perché anche
questa volta lui chiude ultimo ma è lo stesso l’uomo della giornata. I suoi
colpi sono spettacolari, la sua tecnica e il suo stile è indescrivibile, uno
spettacolo per gli occhi, peccato che non può vederlo. Chi non c’era può
ammirare quest’immagine, chi non può ammirare amen. No, cha cha cha!
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